Desimoni Angelo di Remo e Desimoni Ines, nato il 2 dicembre 1904 a Rivarolo Ligure (Ge). Capo tecnico motorista, socialista e poi aderente a Giustizia e Libertà. Il padre Remo si trasferisce a Castana in provincia di Pavia nel 1906 e successivamente a Milano in via Caldera. Dall’inizio degli anni ’30 Desimoni lavora all’Alfa Romeo come capo tecnico ed aderisce la Partito Socialista. Nel 1934, a fronte a controlli sempre più stringenti da parte della polizia, decide di espatriare in Francia. Lo fa approfittando di una gita turistica a Lugano e raggiunge Bonneuil- sur- Marne nella regione dell’Ile de France. Lì grazie ad un ingegnere conosciuto a Milano ottiene lavoro presso gli stabilimenti Lancia, per cui ottiene la tessera di lavoro ed il permesso di residenza. Dalì dopo una tappa a Nantes, raggiunge Parigi stabilendosi al 124 di Boulevard de Charonne. Viene aiutato dal Soccorso Rosso e entra in contatto con Giustizia e Libertà nella persona di Alberto Cianca. Inizia a collaborare con Carlo Rosselli scrivendo diversi articoli per l’organo del movimento “Giustizia e Libertà”. Scoppiata la guerra in Spagna Desimoni tenta di raggiungerla, ma viene respinto alla frontiera per cui riprende a lavorare alla Talbot di Parigi. Quando però Malraux chiede a Rosselli e Cianca tecnici per la sua squadriglia España, Desimoni viene proposto insieme a Viezzoli e Piatti. Viene quindi ingaggiato come meccanico esperto nella messa a punto dei motori, con una assicurazione sulla vita che intesta al padre ed ai fratelli. Parte per Tolosa il 7 agosto del 1936 in compagnia dell’antifascista italiano Emanuele Farina entrando in Spagna con passaporto emesso dalla Repubblica Spagnola. All’aeroporto Barajas di Madrid entra a far parte della squadriglia España dove si rivela molto competente e benvoluto dai compagni. Il 10 settembre il suo contratto viene rinnovato per un altro mese e a metà ottobre si conclude la sua esperienza in Spagna. Torna a Parigi senza che vi siano ulteriori notizie.