De Martin Giovanni di Angelo e Candaten Rosa, nato l’1 aprile 1898 a Sedico (Belluno). Minatore, comunista. Combattente nella prima guerra mondiale, è poi organizzatore dei moti popolari durante lo sciopero del giugno 1920. Nel 1927 emigra in Francia, dove opera nel Partito Comunista Francese nella zona della Alsazia e Lorena. Per la sua attività politica viene espulso dalla Francia, dal Lussemburgo, dal Belgio e dalla Svizzera, Nel 1934 organizza e dirige lo sciopero dei cavatori di pietra nell’Alto Reno in Francia. Nello stesso anno partecipa agli scontri contro il colpo fascista in Francia. Costretto a fuggire su rifugia nella zona del Bordeaux-Bezièr. Allo scoppio della guerra in Spagna il 20 ottobre 1936, malgrado i 40 anni di età, si arruola nella 1. compagnia del battaglione Garibaldi, responsabile di un a sezione di mitraglieri. Combatte a Cerro Rojo, Casa de Campo (Madrid), Pozuelo e Boadilla del Monte. Ferito il 20 dicembre 1936 a Majadahonda, trascorre alcuni mesi in ospedale e poi viene incaricato dell’organizzazione del centro di istruzione delle Brigate Internazionali di Madrigueras e poi di Quintanar de la Republica. Richiamato sul fronte d’Aragona nel difficile momento dell’avanzata fascista nel marzo aprile 1938, gli viene affidato un incarico nel Servizio di Informazione Militare della Brigata, compito che svolge fino al ritiro dei volontari nel corso della battaglia dell’Ebro. Rientrato in Francia il 20 ottobre 1938 si stabilisce a Beziers (Herault). E’ combattente nella resistenza francese, gruppo Faita, sino al 25 febbraio 1944. Dopo la guerra rimane in Francia a Beziers dove muore negli anni ’70.