Marrucci Oreste di Costanzo e Covetti Antonia, nato a Cecina Livorno il 5 gennaio 1901 da Costanzo e Clorinda Closcetti o Antonia Covetti (è cugino di Ilio Barontini). Muratore, comunista. Frequenta le scuole elementari. Aderente al Partito Socialista Italiano, partecipa alla competizione elettorale del 7 novembre 1920 che porta alla conquista socialista della maggioranza nel Consiglio municipale. Chiamato alle armi nel 1920 è aggregato in un reggimento di fanteria a Palermo fino al giugno 1922 quando rientra a Cecina. Nel 1921 aderisce al Partito Comunista d'Italia. Al suo rientro a Cecina trova che i fascisti spadroneggiano nella città e lui stesso subisce percosse. Decide pertanto di espatriare nel 1924 in Francia insieme alla moglie Primetta Cipolli (anche lei comunista), stabilendosi al 10 bis rue Édouard-Branly à Montreuil-sous-Bois (Seine, Seine-Saint-Denis), dove lavora come portiere ed è impegnato nel Partito Comunista e col Soccorso Rosso. Iscritto in Rubrica di frontiera quando è segnalato quale dirigente dell'Unione degli italiani a Vitry sur Seine (Val de Marne) dove si è stabilito nel 1937, lavorando per la casa vinicola “Fratelli Fraioli”. Diventa poi segretario amministrativo dell’Unione Popolare Italiana che riunisce varie tendenze antifasciste. Pubblica articolo su “La Voce degli Italiani” con lo pseudonimo di “Vatino”, per cui è iscritto nella Rubrica di Frontiera per il provvedimento di perquisizione e segnalazione. Il 26 gennaio del 1938 si arruola in Spagna come delegato di sezione della 4° compagnia e poi commissario della 1°compagnia del 2° battaglione della Brigata Garibaldi. Dopo aver combattuto durante l’offensiva fascista da Caspe alle rive dell’Ebro (primavera del’38), secondo la testimonianza del brigatista abruzzese Annunzio Di Micheli, comunista di Teramo, cade in combattimento sulla quota 418 della Sierra de Pandols nell’ultima grande offensiva repubblicana sull'Ebro il 9 settembre 1938 e gli viene reso omaggio su “La Voce degli Italiani”. La moglie Primetta lavora dopo la morte del marito per "La Voce degli Italiani", un settimanale pubblicato dall'Unione Popolare Italiana. Durante la guerra, per mantenersi, svolge lavori di cucito a casa. E' arrestata il 2 luglio 1943 ma successivamente rilasciata. Dopo la Liberazione il Comune di Cecina ha dedicato una via a Oreste Marrucci.

Annotazioni: La Scheda biografica integra dati raccolti da Ilaria Cansella e Francesco Cecchetti per la banca dati ISGREC sui volontari antifascisti toscani in guerra di Spagna: http://gestionale.isgrec.it/sito_spagna/ita/all_ita_details.asp?offset=240&id=2609 (URL consultata il 7 maggio 2021)