Mariani Mario di Gaetano e Giannette Italia, nato il 18 novembre 1897 a Fivizzano (MS). Autista, sguattero, meccanico, comunista. Figlio di uno scalpellino emigra con la famiglia a Bordighera nel 1907. Arruolato nel 23. Reggimento fanteria nella Prima guerra mondiale, diserta e viene condannato a 2 anni di reclusione militare (con sospensione condizionale per 5 anni). Attivo nell'immediato dopoguerra, e coinvolto in scontri armati con le squadre fasciste, espatria nel 1922 a Marsiglia, dove rimane circa due anni. Rientrato a Bordighera viene assalito da una squadra fascista. Espatria nuovamente in modo clandestino e lo troviamo a Montecarlo e a Nizza. Amnistiato per la condanna per espatrio clandestino, rientra nuovamente a Bordighera, dove vivono la moglie ed il figlio, trovando lavoro come cuoco. Dopo un ennesimo scontro con i fascisti viene condannato a sei mesi di carcere. Scontata la pena, nel 1936 si porta di nuovo clandestinamente in Francia a Nizza dove entra in contatto con esponenti di “Giustizia e Libertà”. Si porta in Spagna a novembre dove prima è autista di una società di linee pubbliche di Barcellona, poi, già iscritto a Giustizia e Libertà, si arruola nella 142. Brigata come sergente. L'8 dicembre 1936 passa alla Sezione Italiana di Carlo Rosselli, aggregata alla Colonna Ascaso della CNT, partecipando agli scontri sul fronte di Huesca a Amudevar. Dopo lo scioglimento della Sezione Italiana e la militarizzazione delle forze repubblicane, con il 1. Battaglione Matteotti della 120. Brigata mista, combattendo nell'offensiva d'Aragona tra l'agosto e il settembre 1937. Nel 1938 viene promosso tenente della 26. Brigata “Durruti”. Rientrato in Francia, è internato ad Argelès e Gurs. Nell'autunno del 1939 riesce ad evadere e a raggiungere Parigi, dove grazie ai buoni uffici di un suo concittadino rimasto sconosciuto, trova lavoro come cuoco. Nel 1943 è arrestato a Parigi e costretto ad andare a lavorare in Germania come autista. Nel marzo 1945 riesce a fuggire e a giungere in Italia, dove partecipa agli ultimi giorni della lotta partigiana con la Divisione “Felice Cascione” e risulterebbe, secondo un necrologio (s.d.) conservato negli archivi AICVAS, comandante della Polizia partigiana di Bordighera. Muore in ospedale a Genova il 2 settembre 1968.

Annotazioni: Include informazioni biografiche reperite nella banca dati ISGREC sui volontari antifascisti toscani nella guerra di Spagna: http://gestionale.isgrec.it/sito_spagna/ita/all_ita_details.asp?offset=240&id=2607 e informazioni tratte dal volume di Giuseppe Chiappini Antifascisti della Lunigiana nella guerra civile spagnola 1936-1939, Giuseppe Chiappini Editore, 2016