Della Schiava Luciano di Ludovico e Gardel Iole, nato il 23 luglio 1913 a Moggio Udinese (Udine). Fabbro, anarchico. Prima di compiere diciotto anni, per evitare il servizio pre-militare emigra clandestinamente in Francia, raggiungendo il padre a Clermond-Ferrand. In contatto con la Lega Italiana dei Diritti dell'Uomo che provvede a regolarizzare i suoi documenti. In seguito si porta a Parigi e poi lavora ai cantieri navali di Saint Nazaire, dove diventa amico dell'anziano anarchico triestino Antonio Mesghez. In virtù di questa amicizia Della Schiava matura convinzioni anarchiche e partecipa all'occupazione dei cantieri dell'estate del 1936 che dura quaranta giorni. Nell'agosto del 1936 si porta in Spagna insieme alla compagna, raggiungendo Barcellona. Viene arruolato nella Sezione Italiana della colonna Ascaso della CNT e destinato al fronte di Huesca, prendendo posizione nei pressi del cimitero della città. In novembre prende parte alla battaglia di Tardienta e si ferma sul fronte di Aragona con le milizie anarchiche fino all' aprile del 1937. Negli ultimi giorni di aprile rimane ferito ad una gamba in una azione a Carrascal de Huesca. Ricoverato a Barcellona, assiste alle tragiche giornate del maggio 1937 in cui si contrano le forze del governo autonomo catalano e le milizie anarchiche alleate al POUM. Sfiduciato rientra in Francia con la sua compagna nel maggio 1937, riprendendo il lavoro a Saint Nazare. Allo scoppio della guerra mondiale nel 1940, viene arrestato e tradotto nel nord della Francia, ma riesce a fuggire. Si unisce ad un gruppo di fuoriusciti spagnoli, sotto falso nome spagnolo e viene trattenuto con loro prima in un campo di concentramento e poi nelle compagnie di lavoro per stranieri, lavorando in varie zone della Francia. Nel dopoguerra rientra a Moggio, ammalato per la vita di stenti che ha patito in guerra, Lavora presso l'impresa del fratello e mantiene i contatti con le organizzazioni pacifiste e libertarie. Muore a Moggio il 17 ottobre 1984.