Della Santa Edmondo di Luigi, nato il 13 settembre 1910 a Fano (Pesaro). Parte dall’Italia con la precisa intenzione di disertare per passare a combattere con l’esercito repubblicano. Ricorrere a questo percorso tortuoso e pericoloso per raggiungere il suo scopo, dato che, a partire dai primi anni trenta, è diventato estremamente difficile espatriare clandestinamente dall’Italia Soldato nelle file del Corpo Truppe Volontarie, nelle Frecce Azzurre, si trova il 17 aprile 1937 dislocato con la formazione militare di appartenenza a Cortijo de Laguna (Andalusia). Diserta il 18 aprile 1937 assieme a Siro Rosi, un toscano peraltro cugino di Ilio Barontini, che vuole pure lui unirsi alle unità militari antifranchiste, portando con sé armi e munizioni. In quel momento l’esercito repubblicano occupa Campillo. I due portano con sé armi e munizioni ed affrontano il lungo percorso in terra di nessuno per tutta la notte, ma sfortunatamente Della Santa viene ferito gravemente, per errore, dagli stessi compagni ai quali vuole unirsi. Occorrono mesi per la guarigione ed il recupero fisico completo. A Valencia accetta di collaborare al quindicinale "La nuova parola. Giornaletto di cultura sociale", distribuito tra i prigionieri italiani per rieducarli all'antifascismo. Chiede allora ed ottiene di poter combattere ed è incorporato nella 12° Brigata Internazionale Garibaldi partecipando ai combattimenti di Fuentes de Ebro del settembre-ottobre 1937. Secondo la testimonianza di Siro Rosi: ”La compagnia di Della Santa giunge sotto i primi fortini fascisti appoggiata da un carro armato sovietico ed in questo attacco Edmondo muore falciato dalla mitraglia fascista”. E’ la metà di ottobre del 1937, probabilmente il giorno 15. Ignari della sua morte in battaglia il 16 novembre 1938, in Tribunale Militare del CTV riunitosi a Vitoria, condanna Della Santa a morte previa degradazione per la diserzione avvenuta nella notte tra 18 e 18 aprile 1937 insieme a Sirio Rosi.