Marastoni Sperindio di Luigi e Lonati Caterina, nato il 22 giugno 1894 a Volta Mantovana (Mantova). Ebanista, socialista. Frequenta le scuole fino alla quarta elementare. Iscritto al Partito Socialista dal 1920, appartiene alla corrente dei massimalisti. Espatriato con regolare passaporto nel 1924, si stabilisce a Nizza dove nel 1935 è attivista della LIDU e frequenta esponenti di Giustizia e Libertà. Esercita il mestiere di falegname e vive con la moglie Messedaglia Linda e la figlia. Benchè affetto da tubercolosi, si reca in Spagna nell’agosto 1936 con 15 compagni italiani e francesi e il 13 ottobre 1936 è arruolato nella 1. compagnia del battaglione Garibaldi, dove è furiere alla compagnia di Stato Maggiore. Partecipa alle battaglie di Cerro Rojo, Casa de Campo, Pozuelo, Boadilla, Mirabueno, Majadahonda, Arganda e Guadalajara. Ricoverato in ospedale nel settembre 1937 per il riacutizzarsi della sua malattia polmonare, è ancora alle battaglie di Brunete e Belchite. Iscritto nella Rubrica di Frontiera e nel Bollettino delle Ricerche nel novembre del 1937 per il provvedimento dell’arresto come combattente in Spagna. Rientra in Francia il 31 dicembre 1937 per le condizioni di salute. A Nizza partecipa alle riunioni antifasciste dell’Unione Popolare Italiana e riprende il lavoro come socio di una piccola azienda di mobili. Arrestato nell’agosto 1940 viene espulso in Italia. A Sanremo il 28 agosto 1940, viene arrestato e deferito alla Commissione per l'assegnazione al confino di Mantova che lo condanna a cinque anni di confino a Ventotene come combattente in Spagna. Liberato il 22 agosto 1943 e rimandato al paese d’origine. Nel dopoguerra vive a Volta Mantovana e poi, a partire dal 1953, ad Albaredo d'Adige (Verona). Muore a Volta Mantovana il 15 febbraio 1955. Il 7 novembre 1976 il Consiglio Regionale Lombardo insignisce Sperindio Marastoni di Medaglia d’Oro alla memoria, attribuita in occasione del quarantesimo anniversario della Guerra Civile Spagnola.