Curti Candido di Giovanni, nato il 14 marzo 1898 a Prata Camportaccio (Sondrio). Falegname e macchinista, socialista. Frequenta la scuola elementare fino alla terza classe. Simpatizzante del movimento socialista, non esplica inizialmente alcuna attività sovversiva. Trova lavoro nel 1916 nelle ferrovie come macchinista e come tale viene incorporato dal 1917 al 1919, durante la guerra mondiale, nel genio ferrovieri. Licenziato nel 1923 dalle ferrovie per le sue maturate idee politiche, ha difficoltà a trovare un lavoro. Tornato al paese riprende saltuariamente a fare il falegname ed il muratore in una ditta del luogo, tranne alcuni mesi a Genova per lavori di costruzione del piazzale della stazione marittima. Dopo il 1935 non riesce più a trovare un lavoro stabile e l'attività artigiana non gli rende abbastanza. Venuto a sapere dall'amico Antonio Pasini della sua intenzione di andare a lavorare in Francia, decide di partire con lui. L'8 aprile del 1938 espatriano clandestinamente, passando in Svizzera accompagnati dalla guida Pietro Antonio Baletti di Mese (Sondrio). Dalla Svizzera si recano a Parigi dove vengono informati della impossibilità a trovare un lavoro senza documenti e viene loro suggerito di arruolarsi in Spagna. Curti parte quindi con l'amico Pasini, per Perpignano ricevendo del denaro ed il biglietto ferroviario. Varcati i Pirenei clandestinamente con una guida insieme a 50 volontari, di cui 20 italiani, arriva ad Albacete, base delle Brigate Internazionali il 24 aprile 1938. Arruolato nella 2. compagnia del 3. battaglione della brigata Garibaldi, partecipa alla battaglia dell'Ebro. Il 10 settembre 1938 viene catturato sull'Ebro dai franchisti (o secondo le autorità italiane si consegna) e dato per disperso. Gli viene salvata la vita ed è internato con altri volontari internazionali nella prigione di San Pedro de Cardeña (Burgos), dove risulta ancora presente il 21 aprile 1939, e secondo la documentazione del Comintern sarebbe morto in prigionia. Il 7 novembre del 1976 il Consiglio Regionale Lombardo assegna a Candido Curti la Medaglia d’Oro alla memoria, attribuita in occasione del quarantesimo anniversario della Guerra Civile Spagnola.