Curato Andrea di Gioanni Maria e Binello Margherita, nato a San Damiano d’Asti (Asti) il 23 febbraio del 1902, comunista. Nasce in una famiglia operaia che emigra a Torino nel 1915. Diventato aggiustatore meccanico, è ancora giovanissimo quando viene assunto alla FIAT Brevetti. Qui ha inizio la sua maturazione politica in stretto contatto con l’ambiente del proletariato urbano, in un periodo complesso e di grande fermento, tra l’opposizione alla guerra, le manifestazioni per il pane, il biennio rosso e l’occupazione delle fabbriche. Tornato al paese natio al termine della prima guerra mondiale, si iscrive alla locale sezione del Partito Popolare ma non tarda ad uscirne insoddisfatto e ad avvicinarsi alle posizioni comuniste. Assolti gli obblighi militari prestando servizio nella Regia Aeronautica (personale di terra) dopo il congedo si avvicina ulteriormente alle posizioni comuniste: nel 1925 aderisce al PCd’I (Partito comunista d’Italia). Attivo nella Federazione comunista torinese, nel marzo del 1929 deve espatriare clandestinamente in Francia per sfuggire ad un mandato di cattura. Si stabilisce a Lione (Rhône), dove svolge una intensa attività politica fra gli emigrati italiani del circondario. Viene iscritto in Rubrica di frontiera per l’arresto e denunciato al Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato, con l’accusa di ricostituzione del Partito comunista. Processato in contumacia nel 1930 il suo nome viene in seguito stralciato poiché latitante. In realtà non verrà mai emessa alcuna sentenza a suo carico, nemmeno negli anni successivi. Arrestato ripetutamente a Lione in Normandia, in Belgio (a Bruxelles) e ancora a Lione tra 1930 e 1934, è sempre accusato per le attività sovversive e per la inosservanza dei precedenti decreti di espulsione che vengono inflitti per mancanza di documenti regolari. Lasciata Lione vive a Romainville (Seine-Saint Dénis) presso il compagno Pizzali, al n.14 bis di rue Général Gallieni. Da lì parte volontario per la Spagna repubblicana il 17 ottobre del 1936. Dopo una avventurosa traversata dei Pirenei, arriva alla base di Figueras (Catalogna) donde viene indirizzato ad Albacete (Murcia), principale base logistica-organizzativa delle Brigate Internazionali e sede dei Comandi e del Commissariato Politico. Incaricato con altri compagni di lavorare all’organizzazione della prima unità di volontari italiani, è commissario della 2. Compagnia del Battaglione Garibaldi. Promosso comandante di sezione con il grado di tenente, dalla metà di novembre combatte a Casa de Campo a Pozuelo de Alarcon, Boadilla del Monte e Mirabueno. Combatte ancora al Puente de Arganda (7-22 febbraio del 1937, nel corso della battaglia del Jarama) e poi nella battaglia di Guadalajara (8-23 marzo). In questa occasione, il 10 marzo del 1937 viene ferito seriamente ad entrambi i piedi da un obice nemico sparato dall’artiglieria del CTV (Corpo truppe volontarie), il corpo di Camicie Nere che Mussolini ha inviate in Spagna a sostegno di Franco. Dopo una lunga convalescenza viene dichiarato inabile per il fronte ed è chiamato a svolgere incarichi politici. Iscritto al PCE (Partido comunista de España-Comité provincial de Murcia), é responsabile della sezione Quadri e Lavoro Politico tra gli italiani ricoverati negli Ospedali e nei convalescenziari delle Brigate Internazionali lungo le coste del Levante, ed assume anche il compito di commissario politico di una delle sotto-basi delle Brigate Internazionali, disseminate nelle campagne circostanti Albacete. Lascia la Spagna per l’Unione Sovietica il 22 settembre del 1937. Durante la II Guerra Mondiale è impegnato con Togliatti e altri compagni che dal 1942 preparano le radio-trasmissioni in lingua italiana di Radio Mosca Libertà dirette nel nostro paese. Rientrato in Italia nell’ottobre del 1945, lavora dapprima alla federazione comunista torinese. Successivamente si trasferisce a Roma, per lavorare nel Sindacato, Segreteria Nazionale della FIOM–CGIL. Nel 1950 è ancora in URSS, a Radio Mosca, ma nel corso del 1955 farà definitivo ritorno in Italia, dove diventerà funzionario d’apparato alla Direzione Nazionale del partito, alle Botteghe Oscure. Il 2 gennaio del 1974 si sposa a Roma con Chiara Stagliano. Non si conoscono il luogo e la data della morte.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata a giugno 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio INSMLI - Milano (Fondo Aicvas, busta 24, fascicolo 110), Archivio Centrale dello Stato - Roma (Casellario Politico Centrale, busta 1560, fascicolo 40927, Archivio Istituto Storico Regionale Parri – Bologna, Archives BDIC – Nanterre (MFM 880/2 e 880/37, Brigades Internationales, Fonds 545, inventaire 1, affaires 42-61 e Fond 545, 473-4), Archivio del Comune di San Damiano d’Asti