Crusca Mario di Luigi e di Storni Caterina, nato a Trobaso (Novara), oggi frazione di Verbania, il 13 maggio del 1909, comunista. Di professione manovale. Espatria fin dall’ infanzia con la famiglia per vivere a Tenéro, in Svizzera (Canton Ticino). Cresciuto in un’ambiente familiare sovversivo, contrario al fascismo a partire dalle sue origini, è un antifascista attivo che viene ben presto iscritto in Rubrica di frontiera per il provvedimento dell’arresto. Militante comunista, parte volontario per la Spagna repubblicana da Tenéro (passando dalla Svizzera alla Francia). Dopo aver valicato i Pirenei, arriva ad Albacete (Murcia) il 14 novembre del 1937, via Figueras (Girona) e Barcellona. Nella capitale murciana, base politico-organizzativa nonché sede di Comandi e del Co-missariato Generale delle Brigate Internazionali, dopo un periodo di addestramento viene incorporato nel 3. Battaglione della 12. Brigata Internazionale Garibaldi. Non abbiamo notizie sul periodo che va dalla fine del 1937 all’estate del 1938, ma possiamo ragionevolmente presumere che abbia vissuto tutte le vicende della Brigata, impegnata in Estremadura (a metà febbraio 1938) e nella affannosa e durissima battaglia del marzo successivo in Aragona (settore di Caspe) quando l’attesa e violenta offensiva fascista sfonda i fronti e le Brigate Internazionali, quasi circondate, si sacrificano rischiando l’ annientamento, nel tentativo di contenere l’attacco nemico in direzione del Mediterraneo che sarà raggiunto il 15 aprile a Vinaroz. Protagonista anche nel corso della battaglia dell’Ebro (estate-autunno del ‘38) Mario Crusca è ferito in combattimento in data e località non nota. Il 29 ottobre lo trova ancor convalescente a Moya (Catalogna), in una Clinica Militare delle Brigate Internazionali, proprio mentre in tutta la Catalunya si sta consumando la “despedida” (il commovente commiato dalle popolazioni catalane) e sta per terminare il ritiro dai fronti dei volontari internazionali e la loro smobilitazione. Sempre nel 1938, viene anche iscritto in Italia nel Bollettino delle Ricerche–Supplemento Sovversivi (schedina n. 01437/38). Citato all’ ordine del giorno della Brigata per l’ ottimo comportamento tenuto sul campo durante la battaglia dell’Ebro, nel gennaio del 1939 Crusca è costretto alla inazione nel campo di smobilitazione di Torelló, dove é accantonata la maggioranza dei combattenti italiani superstiti, impossibilitati a tornare a casa ed in difficoltà nel far ritorno in una Francia caduta in mano alle forze politiche reazionarie. Torna a riprendere le armi all’inizio di febbraio nelle file della improvvisata Agrupación de Fuerzas Internacionales (detta anche”la nuova 15. Brigata Internazionale”) che ha per Commissario politico Giuliano Pajetta e che combatte ritirandosi per rallentare l’avanzata fascista verso la frontiera pirenaica e proteggere il faticoso, drammatico esodo dei civili in fuga. Uscito dalla Spagna alla fine della “retirada”, intorno al 10 febbraio del 1939, viene subito internato nei campi di Argèles-sur-Mer (Pirenei Orientali) e poi di Gurs (Basses Pyrénèes). Ne esce solo all’inizio del 1940, entrando a far parte di una Cte (Compagnie de travailleurs ètran-gers), destinata a consolidare frettolosi lavori di fortificazione lungo le frontiere terrestri e marittime della Francia. Nella II guerra mondiale partecipa alla Resistenza francese. Muore a Stresa (Verbanio-Cusio-Ossola) nel dopoguerra.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata a giugno 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, busta 1549, fascicolo 132507), Archives BDIC – Nanterre (MFM 880/1, Brigades Internationales) In Antifascisti piemontesi e valdostani nella guerra di Spagna, viene indicata come data di nascita il 12 maggio 1909.