Cremoni Rosa di Luigi e Parri Lucia, nata il 26 ottobre 1914 a Differdange (Lussemburgo). Infermiera, comunista. Di famiglia originaria di Pennabilli - comune in provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche fino al 2008 quando passa in Emilia-Romagna, nella provincia di Rimini, rientra in questo comune nel 1935 proveniente dal Belgio. Qui vive presso una zia, Rosa Franchi, finché nel 1936 non decide di trasferirsi a Roma dove lavora come domestica. Da Roma si porta poi in Francia e dell'anno e a gennaio 1937 parte da Longway con un'autoambulanza e si porta in Spagna attraversando il confine. Qui ricopre l'incarico di infermiera tra il febbraio del 1937 e il febbraio 1939 nell'ospedale delle Brigate Internazionali. Nel frattempo, dal 1938 risulta iscritta al Partito Comunista spagnolo. Sul fronte stringe amicizia con Emilia Gellato-Giambone, altra infermiera italiana. In una raccolta di fondi a cui partecipa insieme alla collega infermiera Margherita Gellato dichiara: “Non ci conoscete, è vero? Siamo due infermiere italiane venute in Ispagna a curare i feriti delle Brigate Internazionali. Donne italiane di Francia. Noi siamo fiere di ciò che avete fatto e che fate per il nostro glorioso esercito popolare, ma non dimenticate che la popolazione civile soffre. Non dimenticate che per avere cento grammi di zucchero o un pezzetto di sapone le donne spagnole debbono fare “coda” dalle due di notte fino al dopopranzo del giorno dopo. E spesso, dopo più di dodici ore di attesa debbono ritornare a casa senza nulla, perché la riserva è terminata. Non dimenticate che esse fanno la “coda” con i loro piccini, in braccio, che piangono di freddo e di fame! Eppure esse sono piene di coraggio come dal primo giorno della lotta perché hanno la certezza della vittoria e nessun sacrificio sembra loro troppo grande per conseguirla. Ma maggiore sarà l'aiuto che noi daremo loro e più breve sarà la guerra orribile che insanguina la terra di Spagna! Anche voi siete madri e quando Miriam Arceri vi racconterà quel che con i suoi propri occhi ha veduto, siamo certe che non esiterete a dare ancor più di quel che date. Siamo sicure che il nostro appello non sarà vano e vi ringrazio con tutto il cuore. Grazie per noi, grazie per loro!” Con la qualifica di domestica, intanto, il questore di Pesaro il 1. gennaio 1938 ne diffonde la schedina n.022 sul Bollettino delle Ricerche - Supplemento Sovversivi con il provvedimento di arresto. Uscita dalla Spagna, sembra faccia ritorno a Differdange. Il 12 febbraio 1996 è ancora vivente e compila e sottoscrive un questionario dell'associazione Amigos de las Brigadas Internacionales di Madrid. Nessuna ulteriore notizia.