Azzi Amedeo, nato il 25 settembre 1900 a Roccabianca (Parma). Imprenditore edile, socialista. Fin dalla giovinezza si mette in evidenza per le sue idee socialiste. Il 13 agosto 1919 subisce una condanna a 25 giorni di detenzione per attentato alla libertà del lavoro. Nel 1919 è segretario della Federazione Giovanile Socialista e successivamente addetto alla Segreteria della Camera del Lavoro. Perseguitato dal fascismo, emigra in Francia nel 1923, si stabilisce a Moissac (Tarne-et-Garonne). Lavora come direttore dell’Union Cooperatives con sede a Parigi al 18 du Rue de la Tour d’Auvergne. Referente del Partito socialista, in collegamento con Cianca, partecipa al congresso del partito a Tolosa il 17 luglio 1932. Nel 1933 è inserito nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera per il provvedimento di fermo, poi tramutato in arresto. Il 12 settembre dello stesso anno sposa a Moissac Jean Farène. Allo scoppio della guerra civile esercita una forte campagna in appoggio alla Repubblica per poi partire per la Spagna. Alla costituzione del Battaglione Garibaldi a settembre 1936 ne diviene commissario politico in rappresentanza dei socialisti insieme ad Antonio Roasio che rappresenta i comunisti. Nel febbraio 1937 è ferito ad Arganda ad un polmone, nel corso della battaglia del Jarama. Dopo essre stato ricoverato in un ospedale di Parigi, Nel marzo 1937 viene perciò rimandato in Francia a Moissac per la convalescenza. Il primo maggio 1937 presiede un incontro di raccolta fondo per il “Nuovo Avanti”. Rientrato a Parigi assume la direzione di una società che fornisce viveri ai repubblicani. Nel 1938 si trasferisce a Chatenay-Malabrì (Seine), dove gestisce un caffè. Durante la II guerra mondiale fa parte della Resistenza nel gruppo “O. Leazy”. Muore a Parigi nel giugno 1968.