Contin Giulio di Girolamo e Dalla Libera Irene nato l’11 maggio 1906 a Padova. Comunista. Di professione lattaio e barbiere. Abitante a Padova in frazione Altichiero. Gode di buona fama in pubblico, di carattere impulsivo, cultura limitata alla sesta classe elementare. Frequenta compagni di fede comunista. Risulta nell'elenco degli iscritti alla Federazione Giovanile Comunista di Padova ed è in contatto con Mario Peloni di Bologna che è il segretario interregionale del Veneto per la Gioventù Comunista, e in stretti rapporti con Mario Savoldo, Giovanni Zerbetto, Bruno Padoan e Lorenzo Foco (ispettore fiduciario provinciale in corrispondenza con il comitato esecutivo del Partito Comunista). Risulta che per due anni (fino a maggio 1926) è capo del Comitato della Federazione Provinciale di Padova del Partito Giovanile Comunista. Fa attiva propaganda nella classe operaia e tra i contadini con molto profitto. Prende parte a tutte le manifestazioni del suo partito e a riunioni in case private ed osterie. Arrestato il 9 giugno 1926 per aver preso parte ad un convegno in Limena nel quale si stabilirono i mezzi atti a mutare violentemente la costituzione dello Stato e la forma del Governo, per aver istigato all'insurrezione armata dei lavoratori tramite il foglio clandestino "La recluta" e per aver istigato i militari a violare il giuramento e la disciplina e a diffondere nelle file dell'esercito idee comuniste, viene assegnato al confino a Tremiti per due anni. Arrestato mentre si trovava al confino, nell'agosto 1928 è condannato a sette anni e sei mesi di reclusione per propaganda sovversiva diretta a suscitare la guerra civile. Scarcerato in seguito ad amnistia nel 1932, si trasferisce a Roccavione (Cuneo) dove apre un negozio di barbiere assieme al fratello Riccardo. Nuovamente arrestato nel 1935 è assegnato al confino per tre anni a Ponza per riorganizzazione del partito comunista a Padova. Durante il confino a Ponza si affiancava ai più accesi elementi della colonia. Nel giugno del 1938 è di nuovo in libertà ed emigra clandestinamente in Francia affermando di fuggire per avere un po' di tranquillità e guadagnarsi da vivere. L'espatrio clandestino in Francia sarebbe avvenuto insieme a Virginio Benetti e si sarebbe verificato dalle parti di Roccavione (Cuneo) ove risiedeva un fratello dl Contin. In Francia esercita il mestiere di barbiere e svolge attiva propaganda comunista e per questo nel 1939 è espulso dalla Francia. Nell'agosto 1938 si porta in Spagna a combattere nelle formazioni antifranchiste fino al febbraio 1939. Rientrato in Francia, allo scoppio delle ostilità della Francia con l'Italia e la Germania viene internato nel Forte di Caterina a Tolone e poi nei campi di concentramento di Argèles-sur-Mer, Gurs e Vernet, dove rimase fino al maggio 1941 quando viene rimpatriato ed assegnato al confino per tre anni alle Tremiti per attività sovversiva svolta all'estero. Liberato nel 1943 diviene organizzatore nella Resistenza, operando in formazioni partigiane friulane. E’ comandante di una Brigata della Divisione Garibaldi Natisone e commissario del Gruppo Brigate Garibaldine Est. Catturato dai nazifascisti viene fucilato a Pian del Cansiglio il 10 settembre 1944.