Lorenzini Ugo di Biagio e Settimia Poli nato il 21maggio 1892 a Borgo S. Lorenzo (Firenze). Si trasferisce a Livorno nel 1900 o 1901 e qui impara il mestiere di meccanico e si iscrive al Partito Socialista Italiano. Chiamato alle armi nel 1915 partecipa alla prima guerra mondiale e dopo la smobilitazione è nominato segretario della Lega proletaria di Livorno. Caposquadra della Società dei volontari del Soccorso, aderisce al PCI alla sua fondazione dal 1921 e nell’estate seguente dirige un nucleo di Arditi del Popolo. Aggredito l’8 marzo 1922 alle esequie dell’operaio Paolo Venturini. Nel gennaio 1923 è arrestato insieme a Ilio Barontini e altri sovversivi. Scarcerato dopo pochi giorni è nuovamente arrestato il 4 febbraio 1923 nel corso di una operazione nazionale contro il Partito Comunista d’Italia. Dopo il rilascio emigra nel 1924 in Francia, stabilendosi a Marsiglia dove è segretario del grippo comunista fino all'espulsione nel 1925 quando rientra in Italia. Fermato nel novembre 1926, è proposto per il confino poi solo ammonito. Di nuovo arrestato il 20 luglio 1927 viene condannato a 3 mesi di carcere per contravvenzione al monito. Scarcerato Il 18 ottobre viene sottoposto col fratello Urbano, a perizia calligrafica da parte della Questura di Livorno, per accertare se fossero responsabili di una lettera anonima indirizzata al Direttore del giornale locale “Il Telegrafo” con cui lo si accusava di servilismo verso il potere. L’esito è negativo. Espatria clandestinamente il 29 maggio 1929 su una barca verso la Corsica insieme a quattro compagni. Iscritto l’11 luglio nella Rubrica di Frontiera è condannato in contumacia a 3 anni di reclusione per espatrio clandestino per motivi politici. Trasferitosi dalla Corsica a Marsiglia, è segnalato in Unione Sovietica, dove si fa chiamare “Olimpio Salvatore” e “Ugo Lorenzi”, fino a far perdere le sue tracce alle spie fasciste nel 1933. Nel novembre del 1936 è segnalato in Francia da dove parte per la Spagna. Si arruola in Spagna nel Battaglione Garibaldi partecipando alla difesa di Madrid. Istruttore nelle formazioni spagnole viene ferito a Casa de Campo. Dopo la guarigione è aggregato alla 1. Compagnia del Nono Battaglione misto (o delle nove nazionalità) nella XIV brigata internazionale, comandata dal tenente Giovanni Bocchi e destinato al fronte dell’Andalucia. Capo di Stato Maggiore della Brigata è il Tenente Colonnello Aldo Morandi (nome di copertura di Riccardo Morandi), Inviata a tardivo supporto di quel settore, con quattro battaglioni frettolosamente allestiti, la XIV Brigata Internazionale è duramente flagellata alla congiunzione dei fronti di Andalusia ed Estremadura, con il determinante intervento di truppe italiane del CTV, per la prima volta impegnate con forze terrestri sul suolo di Spagna. Cade il 4 gennaio 1937 a Cordoba. Suo fratello Urbano, anche lui volontario “garibaldino”, con una vicenda per grandi tratti molto simile a quella di tanti combattenti delle Brigate Internazionali, prenderà parte alla Guerra di Liberazione dal nazifascismo nel nostro Paese.

Annotazioni: Scheda biografica che include notizie raccolte da Ilaria Cansella e Francesco Cecchetti per la banca dati ISGREC sui volontari antifascisti toscani in guerra di Spagna: http://gestionale.isgrec.it/sito_spagna/ita/all_ita_details.asp?offset=210&id=2585 (URL consultata il 6 maggio 2021) La scheda Marchetti riporta una diversa data di nascita