Longo Vincenzo di Salvatore e Roselli Caterina, nato il 17 giugno 1901 a Polistena (Reggio Calabria). Contadino, anarchico. Il 17 ottobre 1917 il Tribunale Militare di guerra del 13. Corpo d'armata lo condanna a tre anni di reclusione per diserzione. Nell'agosto 1930 emigra clandestinamente in Francia e poi in Spagna, venendo iscritto nel Bollettino delle ricerche e in Rubrica di frontiera come anarchico da perquisire e segnalare. Residente assieme al fratello Angelo (anche lui volontario) nei dintorni di Barcellona prima dello scoppio della guerra, combatte con una imprecisata formazione anarchica. In Spagna partecipa a movimenti di piazza e fa anche da «guardia armata a coloro che venivano detenuti dalle orde marxiste, perché sospettati di essere favorevoli al fascismo», come scrive nel novembre del 1939 la Commissione militare italiana in Spagna al Ministero dell'Interno. Rimasto in Spagna al termine della guerra civile il 19 luglio 1939 il Tribunale militare di Barcellona lo condanna a quindici anni di carcere per ribellione militare. Poi se ne perdono le tracce.