Ascari Ottone di Ciro e Verri Annunziata, nato il 3 agosto 1883 a Mirandola (Modena). Fabbro, anarchico. Il 31 maggio 1909 la famiglia (il padre è maestro elementare) emigra a Modena, dove trova lavoro dapprima come meccanico alla Fiat e poi presso la Cooperativa fabbri. Sposa Ida Buffagni, dalla quale il 2 luglio 1914 ha un figlio. Nello stesso anno parte per la Svizzera, da dove rimpatria nel 1919. Torna nuovamente in Svizzera nel 1922. Nel giugno 1922 passa in Francia, dove trova lavoro a Parigi. Dal 1926 non dà più sue notizie alla moglie e al figlio. Nel 1931 gli viene negata la naturalizzazione francese perché considerato «individuo sospetto». Il 2 aprile 1935 da Nizza, dove risiede, viene per la prima volta segnalato nel Cpc perché il suo nome figura in una lista in possesso dell’anarchico Francesco Barbieri. L’anno seguente abita nei pressi di Tolone (Var), dapprima a La Seyne-sur-Mer e poi a Six-Fours-les-Plages. In luglio a Marsiglia, dove si è trasferito in cerca di lavoro, viene indicato come militante comunista. Tra il 1935 ed il 1936 è segnalato nwel nord della Francia, poi a Tolone e a Nizza. Nel luglio 1937 fa perdere le sue tracce. Sospettato dal Consolato di Tolone di essere partito a combattere in Spagna contro le milizie di Franco, il suo nominativo viene iscritto nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di frontiera per il provvedimento di arresto. Viene anche richiesto il sequestro del denaro spedito alla famiglia tramite il Soccorso Rosso. Arruolato nelle milizie, ma si ignorano gli altri particolari. Il suo nome è compreso in un elenco di miliziani trovato in possesso dell’anarchico Francesco Barbieri. Resta ricercato dalla polizia fascista dal dicembre 1937 al primo aprile 1942. Nel 1944 risulta inquadrato nella Resistenza francese (Troisième Régiment “Rhone et Durance"), impegno che gli vale un diploma rilasciato dal Comité militaire dei Francs-Tireurs-et-Partisans-Français. Muore il 3 aprile 1973 ad Alleins (Bouches-du-Rhône).