Arnovi Leonello di Giacomo, nato il 9 aprile 1903 a Soave (Verona). Bracciante, comunista. Suo padre calzolaio riesce a a mala pena a provvedere alla numerosa famiglia. A 15 anni la famiglia si trasferisce a Villafranca (Verona), dove Arnovi trova lavoro come bracciante agricolo. Frequenta poco la scuola, ma si appassiona alla lettura di libri e giornali. A 17 anni emigra clandestinamente in Francia con l’amico Riccardo Pannelli, riuscendo ad inserirsi nel mondo del lavoro francese. Rientrato in Italia per la chiamata al servizio militare, lo effettua a Ferrara nel 72. Reggimento Fanteria. Terminato il sevizio militare rientra in Francia a Chambery ed aderisce al Partito Comunista francese, svolgendo attività politica tra i lavoratori della zona. In quegli anni conosce e sposa Lucy Jacob, anche lei impegnata nella lotta sociale. Nel 1928 ottiene la naturalizzazione francese. Nel 1936 allo scoppio della guerra civile, Arnovi lascia la moglie ed il figlio Giorgio, nato da poco, e si reca in Spagna col cognato Paolo Roncalli. Dopo un breve addestramento viene aggregato nella Sezione Italiana di Carlo Rosselli e Camillo Berneri , aggregata alla Colonna Ascaso della CNT-FAI. Viene ferito al sopracciglio destro nella battaglia di Monte Pelato in Aragona. Medicato in un ospedale da campo rientra in reparto dopo pochi giorni. In seguito ai dissensi politici all’interno della Sezione Italiana, che porteranno alle dimissioni di Carlo Rosselli e poi allo scioglimento del reparto, Arnovi chiede a Rosselli di essere esonerato dal servizio. Rientra perciò a Chambery, riprendendo a lavorare e ad organizzare manifestazioni in favore della Spagna repubblicana. Quando la Francia viene invasa dalle truppe naziste Arnovi si arruola nel 1943 nelle truppe partigiane francesi. Viene inquadrato nell’armata segreta “S” comandata da un fratello della moglie, dove riporta al colonnello Boujoi, combattendo sulle montagne circostanti La Rochette. La moglie partecipa alla lotta portando viveri, armi e diffondendo la stampa clandestina tra la popolazione. Il 6 agosto del 1944, durante un assalto alla caserma Couriani, Arnovi e la moglie vengono arrestati e duramente interrogati. Si salvano perché hanno in tempo a distruggere ogni documento della loro partecipazione alla Resistenza e successivamente rilasciati. Dopo il ritiro dei tedeschi Arnovi viene inquadrato in un reparto del genio e mandato nella zona di Modane a contrastare gli italiani. Gli scontri sono irrilevanti, poiché l’Italia è ormai quasi liberata dagli alleati. Alla fine della guerra si stabilisce a Chambery in Savoia.