Locatelli Amleto Luigi di Paolo e Rosa Santa, nato a Brembate di Sotto (Bergamo) il 24 settembre 1901, comunista. Di professione impiegato, falegname. In possesso di licenza di istruzione tecnica, emigra in Svizzera con i familiari nel 1914, stabilendosi a Goldach nel Cantone di San Gallo. Ne viene espulso nel 1919 e rientra in Italia dove milita attivamente nel movimento operaio, divenendo segretario della Camera del Lavoro di Asiago. Chiamato alle armi nel 1920, presta servizio militare presso il 3. reggimento di artiglieria pesante in Tripolitania e viene congedato nel 1922. Aderisce al Partito comunista italiano, divenendo segretario della Fiom alla Dalmine e viene perseguitato dai fascisti di Milano. Espatria di nuovo recandosi a Parigi dove lavora nella Bourse du Travail. Rientra in Italia probabilmente su incarico del partito e nel gennaio 1925 assume la segreteria della Lega dei tessili di Gallarate. In marzo viene arrestato durante una riunione clandestina. Rilasciato in attesa di processo, espatria clandestinamente in ottobre e raggiunge Parigi dove assume un incarico nei gruppi di lingua italiana del Partito Comunista Francese. Colpito da espulsione nel settembre del 1926, si trasferisce nel sud della Francia dove continua la sua attività politica tra i gruppi italiani delle Bouches du Rhone. Arrestato il 20 ottobre 1926, dopo 20 giorni di prigione per inosservanza del decreto di espulsione, viene accompagnato alla frontiera e si stabilisce in Austria da dove compie delle missioni in Italia, ma al rientro di una di queste, il 27 settembre 1927, viene arrestato a Vienna ed espulso anche dall’Austria. Torna a Parigi dove viene assunto dalla CGT come organizzatore e propagandista per l’emigrazione italiana, ma è nuovamente arrestato nel dicembre 1927 nel dipartimento di Ain. Ripara in Belgio e per qualche tempo fa perdere le sue tracce. Viene iscritto nel Bollettino delle Ricerche per il provvedimento dell’arresto. Ricompare a Mosca dove frequenta la scuola leninista e da lì, alla fine del 1936, all’età di 35 anni, si reca in Spagna dove assume l’incarico di commissario politico della compagnia italiana dell’11. battaglione Dimitrov della 15. Brigata Internazionale comandata da Giovanni Bocchi. Locatelli cade (o viene catturato e fucilato) in località Collina del Telegrafo a Perales del Rio (Madrid) il 24 dicembre 1936, insieme a Giovanni Bocchi.