Chenuil Aristide Alphonse Rhemy, di Jean Michel e Marie Marguerite Julie Clerin, nato il 10 aprile 1912 a Levallois-Perret (Hauts-de-Seine). Elettricista, comunista. In taluni documenti gli vengono attribuite le professioni di aggisutatore-montatore e di carrozziere, rispettivamente nel 1944 e nel 1947. Vive a Courbevoie (Hauts-de-Seine) con la moglie Suzanne Marie Luordes Durupt (sposata a Levallois-Perret il 2 aprile 1930) e con tre figlioletti. Espulso dalla Francia il 15 settembre 1932 per possibili reati connessi ad attività  comunista riesce a rimanervi legalmente grazie a compiacenti permessi di soggiorno rinnovabili. Rientrato il decreto di espulsione, nel febbraio del 1933 ottiene naturalizzazione e cittadinanza francese per tutti i familiari (compresi la mamma ed i fratelli); lo stesso anno passa la visita di leva per l'Armée Française. È attivo nell'Associazione Pro Schola di Champdepraz; che riunisce emigrati del paese e della Bassa Valle in un'azione di sostegno alla didattica per gli scolari del paese d'origine. Parte volontario per la Spagna repubblicana nel maggio del 1937: inizialmente fa parte con il grado di sergente del 10. Battaglione, 2. Compagnia, della XV Brigata Internazionale "Abraham Lincoln". Tempo dopo, con il grado di tenente è nel Battaglione Paul Vaillant-Couturier della XIV Brigata Internazionale "La Marseillaise". Smobilitato a seguito di una ferita riportata in combattimento, fa ritorno in Francia il 23 luglio 1938, proprio mentre entra nel vivo la battaglia dell'Ebro. Tornato a Levallois-Perret nel corso del 1939 subisce i rigori xenofobi dei governi razzisti e antisemiti delle destre: privato della cittadinanza francese, il 3 marzo del 1940 è arrestato a Parigi in quanto straniero indesiderabile. Detenuto nel carcere della Santé e poi internato nel campo di Gurs (Basses Pyrénées, oggi Pyrénées Atlantiques)), quando torna in libertà  entra a far parte della Resistenza ed è impegnato con i gruppi armati dell'OS (Organisation Spéciale), nati per la protezione di dirigenti e militanti del PCF. Pare che uno dei compiti di Chenuil sia quello di reclutare militanti da impiegare in azioni armate dirette contro l'occupante. Questi primi gruppi, evolutisi per fasi successive nei gruppi OS/BdJ (Bataillons de la Jeunesse), poi OS/MOI (Main d'Oeuvre Immigré), divennero a fine del 1942, i distaccamenti della guerriglia urbana FTP - MOI (Francs Tireurs et Partisans - Main d'Oeuvre Immigré). Non conosciamo altri particolari sull'impegno di Aristide Chenuil fino all'estate del 1944 quando fa parte delle Milices Patriotiques (organizzate dal PCF) nel periodo insurrezionale a Parigi. Nel corso del 1945 presta servizio militare (con il grado di Sergente-capo) nel 5. Reggimento Fanteria, 2. Battaglione C.A.2. Nel dopoguerra aderisce all'AVER (l'Amicale des Anciens Volontaires en Espagne Républicaine) e ad altre associazioni di ex combattenti e di internati. Attivo militante PCF (Parti Communiste Français), vive con la famiglia a Levallois-Perret (1), al 4 di Rue Baudin (2). Deceduto a Courcouronnes (Essonne) il 13 giugno del 1985.

(1) Questa località , che dagli ultimi decenni del 1800 e per tutto il secolo scorso è stata il maggior terminale della emigrazione valdostana in Francia, ha visto lungo il corso del 1900 la nascita di numerose iniziative associative, culturali, educative e assistenziali, tutte per i valdostani emigrati o viventi nella Petite Patrie.

(2) Al medesimo indirizzo, nell’agosto del 2004 viveva ancora madame Chenuil, vedova di Aristide