Cera Francesco Lino di Lino e Rossi Anna, nato a Torino il 22 aprile 1883, repubblicano vicino a Giustizia e Libertà. Ragioniere e commerciante. Militante repubblicano mazziniano fin dal 1900, è politicamente attivo nel Partito repubblicano italiano, finché il regime fascista non decide lo scioglimento di tutti i partiti di opposizione. Il 14 settembre del 1930 sposa a Pavia Fanny Gioia. Subito dopo (modalità non note, ma molto probabilmente con espatrio clandestino) decide di espatriare in Francia con la moglie. Dopo aver vissuto per un certo periodo nell’entroterra provenzale, a Vence (Alpi Marittime), si trasferisce definitivamente al nord stabilendosi a Neully-sur-Seine (Hauts-de-Seine). Militante iscritto alla sezione parigina del suo partito, ne diviene uno dei dirigenti più noti. Si segnala come uno degli esponenti repubblicani più vicini alle posizioni del movimento di Giustizia e Libertà. Massone dichiarato, é con Pacciardi, Facchinetti ed altri fra coloro che lavorano per la rinascita nell’esilio della Loggia Massonica del Grande Oriente d’Italia. Intanto in Italia, proprio a causa delle sue attività politiche e massoniche (forse anche per l’espatrio illegale) viene iscritto in Rubrica di frontiera per il provvedimento dell’arresto. Nell’estate del 1936, poco dopo l’inizio della guerra civile, parte volontario per la Spagna repubblicana insieme ad altri antifascisti italiani di differenti orientamenti (repubblicani, anarchici, giellisti, qualche socialista): la sera del 14 agosto 1936, in treno, lasciano Parigi diretti a Perpignano (Pirenei Orientali), a poca distanza dal confine franco-catalano. Qui, assistiti ed accompagnati nell’ attraversamento del confine pirenaico dal locale Comité d’aide à l’Espagne républicaine, passano la frontiera ed entrano in Cataluogna. Altri analoghi gruppi delle medesime matrici politiche seguono da Lione e da Marsiglia. Fra i compagni di viaggio di Cera vi sono Mario Angeloni (futuro comandante del Gruppo Rosselli), Italo Bonacina, Aldo Garosci, Camillo Berneri, Pietro Nenni, Luigi Bolgiani e altri. Manca Carlo Rosselli, che sarebbe partito il giorno successivo. Cera entra a far parte della Sezione Italiana (anche gruppo Rosselli o più enfaticamente Colonna Rosselli) aggregata ad una grande unità libertaria, la Colonna Ascaso della CNT-FAI, impegnata sul fronte di Huesca (Aragon). Non sappiamo se e dove Cera abbia combattuto, ma nel luglio del 1937 fa ritorno in Francia, presumibilmente in seguito ai tragici scontri del maggio precedente a Barcellona, culminati nell’ assassinio di Camillo Berneri e Francesco Barbieri e nel rapimento ed eliminazione di altri militanti e dirigenti anarchici e del Poum (Partido obrero de unificación marxista), Altri motivi del suo precoce ritorno in Francia (oltre all’età non più giovanissima) potrebbe essere la sua avversione alla militarizzazione delle milizie, imposta dai comunisti e dal governo centrale anche agli anarchici, ma anche dalle travagliate vicende del gruppo, presto destinato allo scioglimento. Viene ancora segnalato in Francia nel 1940 (una sua lettera alla sorella, datata 20 maggio, viene intercettata dalla censura del regime), poi nel 1942 e nel 1943. Nessun’altra notizia, ma è probabile sia morto in Francia.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata ad aprile 2017 realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio Centrale dello Stato - Roma (Casellario Politico Centrale, busta 1244, fascicolo 12550), Archivio di Stato Civile - Comune di Torino.