Celli Alfonso nato il 9 ottobre 1908 a Saint-Tropez (secondo altra fonte a Gassin) nel Var). Meccanico. Il 2 gennaio 1933 diventa membro dell'ufficio di presidenza del sindacato locale CGTU. Allo scoppio della guerra civile parte per la Spagna da Saint Tropez ed il 18 gennaio 1937 è arruolato nella XV Brigata Internazionale, Battaglione Sei febbraio, è immediatamente inviato a Madrid dove le forze ribelli avevano appena lanciato una potente offensiva. Caduto il 12 febbraio 1937 al suo battesimo di fuoco durante la battaglia del Jarama a Morata de Tajuña. Sulle circostanze della sua morte, Roger Codou scrive in una lettera del 5 febbraio 1987: "Alphonse CELLI è stato mio compagno di viaggio in Spagna. Eravamo entrambi assegnati al Battaglione Sei febbraio della XV Brigata. Eravamo entrambi nella 1ª Compagnia. Durante i 15 giorni di formazione del battaglione, a Tarrazona de la Mancha, Alphonse era malato, soffriva di un'angina che, mal curata, gli aveva lasciato un segno profondo (...) Poco prima di partire per il fronte, fummo separati. Io, non so bene perché, fui richiamato e assegnato al comando del battaglione. Arrivammo a Colmenar de Oreja. Il 10 febbraio e la sera stessa arrivò l'ordine di partire per Jarama. Fu attraverso il Comandante Fort che appresi la sorte della 1ª Compagnia. Al calar della notte, la compagnia, guidata da un comandante spagnolo, fu spostata in posizione vicino a una testa di ponte. Che cosa è successo lì? Siamo ridotti a fare supposizioni. I nostri compagni non si sono resi conto che il nemico era così vicino? Resta il fatto che al mattino sono stati completamente circondati da un Tabor marocchino, che ha spazzato via l'intera compagnia. Solo il corpo del comandante della compagnia, Bellotti, poté essere recuperato. Fu in queste condizioni che Alphonse scomparve il giorno stesso del suo arrivo al fronte (o esattamente la mattina dopo). Non siamo mai riusciti a sapere se è stato ucciso sul posto o se è stato ferito, se è stato fucilato, perché i marocchini non fanno prigionieri e fucilano i feriti.” Una piazza di Saint Tropez è stata intitolata ad Alfonso Celli.