Castellani Dario di Giuseppe e Sorbi Eugenia, nato il 6 ottobre 1894 a Galluzzo (Firenze). Fornaio, anarchico. A diciotto anni è tra i membri della Unione Anarchica Fiorentina sorta poco prima dello scoppio della guerra mondiale. Durante il conflitto, fa parte del gruppo locale dei Fasci Operai Rivoluzionari promossi dal Congresso nazionale clandestino del giugno 1916. Molto attivo nel Biennio rosso, partecipa all’insurrezione di Firenze della fine febbraio 1921. Per sfuggire al conseguente processo, nel settembre 1923 espatria clandestinamente, seguito poco dopo dalla compagna Fosca Corsinovi da cui ha una figlia, Luce, il 26 settembre 1920. Segnalato dalla polizia italiana come attivo antifascista, nel 1923 emigra in Francia e si stabilisce a Marsiglia dove trova lavoro in una panetteria ed è attivo nel Comitato Pro figli dei carcerati che si impegna ad aiutare i figli degli anarchici imprigionati o perseguiti per le loro attività sovversive. Questo comitato, costituito il 10 giugno 1924 a Milano e trasferito a Marsiglia nel maggio 1925 dopo lo scioglimento e la clandestinità, si propone di sottrarre i bambini agli istituti religiosi o fascisti e di mantenerli in un ambiente familiare ed educativo libertario. Nell’aprile del 1924, un anno dopo il suo espatrio, Dario Castellani è rintracciato dagli organi di polizia fascisti: «Onoromi riferire all’E.V. che è stato qui rintracciato l’anarchico Castellani Dario. […] Egli lavora come fornaio alle Chemin du Ruet ed alloggia la n° 76 della medesima via. Il Castellani non ha dato finora luogo a rimarchi per la sua condotta ed assicuro l’E.V. che il medesimo sarà opportunamente vigilato». Nel 1925, Dario Castellani e la sua compagna Fosca abitano al 5 di rue de la Taulière a Marsiglia, poi la coppia si trasferisce al 72 di boulevard d'Endoume dove accoglie un gran numero di libertari italiani di passaggio o in clandestinità. Nel 1928 accolgono Barsanti Amilcare e Pietro Cociancich. La loro casa serve anche come recapito postale per molti compagni. Alcuni anni dopo è segnalato con la moglie Fosca Corsinovi, come residente in Boulevard de la Corderie 221 dove condividevano due misere stanze con un altro fiorentino, Antonio Chierici. Come attore della compagnia composta da Fosca Corsinovi, Giulio Bacconi e Antonio Cherici, recita in spettacoli dedicati alle vittime politiche italiane. Il 23 gennaio 1927 interpreta il ruolo di un fascista nella commedia di Felice Vezzani "Demenza Giustiziera", ambientata in un manicomio italiano. Con il gruppo Artistique International, si esibisce davanti a 200 persone al centro Català, vicino al quartiere Plaine. Il 20 novembre 1927 recita in "Le Petit Chaperon Rouge" di Gaudin e Gevel. Tra il 1927 e il 1929 Castellani agisce in stretto contatto con Camillo Berneri ed è ritenuto dalla polizia italiana “uno dei maggiori, se non il maggiore, degli esponenti del partito anarchico di Marsiglia”. Il 13 marzo 1928 viene notato da un informatore nella festa che si tiene il 13 marzo del 1928 presso una sala del “Centre Català” (Rue St-Francois de Paule, 15) in cui vi sono rappresentazioni teatrali, letture di poesie ed anche una lotteria di beneficenza. Lavora con la moglie nel panificio, Boulangerie Maritime del Boulevard Maritime. Nel marzo 1931 il suo ruolo di primo piano nel movimento libertario marsigliese e i suoi contatti con Camillo Berneri lo portano all'espulsione nel giugno 1930. Si separa dalla compagna e dalla figlia e va in Belgio. Nella primavera del 1931 si reca a Barcellona dove, con Virgilio Gozzoli, organizza un "ufficio di corrispondenza libertario". Secondo Luigi Di Lembo, costretto ad abbandonare la Spagna, si rifugia in Tunisia nel 1934, vivendo della vendita di libri a rate, e dove è individuato nel settembre 1935. La polizia italiana riferisce che “ha distribuito clandestinamente un manifesto dedicato al “Popolo Italiano” a firma “gli anarchici”. Tale stampato in numerose copie sarebbe giunto a Tunisi a cura degli anarchici di Parigi. Molte copie sarebbero state poi spedite in Italia in busta chiusa, a cura di elementi italiani, fra i quali noti Puggioni Giovanni che avrebbe usato delle buste di colore azzurro, Mazzone Vincenzo in buste color paglierino e Castellani Dario si sarebbe servito di buste bianche. I predetti furono visti da persona di nostra fiducia in 14.8. u.s. mentre impostavano le buste di cui trattasi in un piroscafo postale in partenza da Tunisi per l’Italia”. Nel settembre 1935 torna a Marsiglia, dove riprende le sue attività con estrema cautela fino allo scoppio della guerra civile spagnola. Ai primi di 1936 è di nuovo in Spagna, e allo scoppio della guerra civile si arruola come combattente nella Colonna anarchica “Durruti”. Il 27 luglio 1936 parte da Barcellona con la Colonna con destinazione il fronte d’Aragona. Il 31 maggio 1938 è a Ginevra forse per un breve periodo. Rientra in Francia alla fine del 1938 e si mimetizza fra i braccianti, ma ai primi del 1939 è fermato nei pressi di Tolosa. Il 22 marzo 1939 è internato a Argelès, dove fa parte del gruppo anarchico "Libertà o morte" e fa parte di un comitato interno la campo creato per amministrare, condividere e distribuire equamente tutto ciò che ricevevano. Gli archivi del campo di Argelès registrano la presenza di Castellani dal 27 marzo al 19 luglio 1941. Con l’occupazione nazista è inviato in un campo di lavoro della zona finché, nell’agosto 1942 chiede il rimpatrio alla Commissione d’armistizio italo-francese. Arrestato alla frontiera di Bardonecchia e tradotto a Firenze, il 3 gennaio del 1943 viene confinato per cinque anni a Ventotene. Alla caduta del fascismo, dopo il 25 luglio è deportato con gli altri anarchici a Renicci d'Anghiari (Arezzo). Risulta liberato o evaso il 12 settembre 1943. Ripara a Gavinana, nella campagna attorno a Firenze, dove si ricongiunge con Fosca Corsinovi e la figlia. Dopo la liberazione di Firenze partecipa alla riorganizzazione del movimento anarchico locale e nazionale: nel settembre 1945 è tra i delegati di Firenze al i congresso della FAI a Carrara. Muore a Firenze il 30 aprile 1969, colpito da ictus mentre è nella sede della Federazione anarchica fiorentina.

Annotazioni: Scheda integrata con informazioni del Dizionario Biografico on line degli Anarchici Italiani https://www.bfscollezionidigitali.org/collezioni/6-dizionario-biografico-online-degli-anarchici-italiani