Casella Allegro di Giuseppe e Ferrari Elena, nato il 28 Agosto 1904 a Pietra de' Giorgi (Pavia). Contadino e tappezziere, comunista. Di origine contadina, sin da giovane è un attivo militante comunista, svolgendo propaganda sui braccianti. Per sfuggire alle persecuzioni dei fascisti emigra in Francia nel 1923, stabilendosi a Parigi al numero 16 di rue de l’Exposition dove esercita il lavoro del tappezziere e del pittore decoratore. Prosegue la sua attività a sostegno del Partito comunista e in Italia vien iscritto al Bollettino delle Ricerche ed alla Rubrica di Frontiera per il provvedimento dell’arresto. Nel 1933 si trasferisce a Montrouge (Hauts-de-Seine), dove continua il suo mestiere di pittore decoratore e apre un piccolo negozio di colori. Dopo aver fatto perdere le sue tracce alla polizia italiana, nel settembre 1937 arriva in Spagna e si arruola nel 2. battaglione della brigata Garibaldi. Per motivi ignoti torna in Francia nell'agosto 1938. Poiché non ha documenti di identità, è arrestato e il 18 agosto 1942 risulta prigioniero nella caserma di Tourelles, a Parigi. In quel periodo sembra si trovi in gravi condizioni di salute nervosa. Il 12 febbraio 1939 gli viene negato il permesso di soggiorno. Che gli viene inseguito concesso. Il Comitato Internazionale d’Aiuto alla Spagna e il Soccorso Popolare lo sostengono e gli forniscono assistenza, poiché Casella è disoccupato. Dal suo ritorn, vive al numero 3 di rue Sédillot, nel VII arrondissement. Conosce Cécile Koch, nata l'11 marzo 1908 con la quale vive nel suo appartamento di rue de Grenelle. Lei è una dattilografa ausiliaria che lavora in questura, nel reparto documenti di viaggio per i lavoratori in Germania, e non si occupa di politica. A seguito dell’occupazione della Francia da parte dei tedeschi la III Sezione di Intelligence stila un elenco di ex brigatisti, che è pronto il 19 settembre 1941. Il consigliere Karl Boemelburg, SS-Sturmbannführer che comandava la SIPO e la Gestapo in territorio francese, decide un'operazione generale nel dipartimento della Senna. L'operazione ha luogo il 24 dicembre 1941, quando la stazione di polizia del quartiere Gros-Caillou del VII arrondissement è incaricata di arrestare Allegro Casella. La polizia bussa alla sua porta alle 6 del mattino, senza successo. Arrestato a casa di un amico in rue de Grenelle e accompagnato nel suo appartamento, come riporta a polizia, la perquisizione non porta alla luce "armi o documenti interessanti che potessero riguardare l'attività politica in corso". Detenuto nella caserma di Tourelles, nel XX arrondissement di Parigi, non riesce a sopportare la privazione della libertà ed ha un crollo psichico. Il 10 gennaio 1942 è messo in isolamento in ospedale, poi in una struttura specializzata presso l'ospedale Perray-Vaucluse di Epinay-sur-Orge (Seine-et-Oise, Essonne). E’ dimesso il 17 ottobre 1942 e se ne perdono le tracce. Il 7 novembre del 1976 il Consiglio Regionale Lombardo insignisce Allegro Casella di Medaglia d’Oro alla memoria, attribuita in occasione del quarantesimo anniversario della Guerra Civile Spagnola.