Caruso Giovanni di Giuseppe nato il 4 marzo 1921 a Milano. Le notizie che lo riguardano sono veramente scarne. Si sa che con la famiglia è domiciliato in Milano. Dal Bollettino delle Ricerche degli scomparsi dell’anno 1935, a pagina 546 col n.6296, compare la sua fotografia corredata dai dati anagrafici, in cui si dichiara che Giovanni è scomparso da casa in data 22 agosto dello stesso anno senza dare più notizie di sé alla famiglia. L’informazione successiva è che, nell’agosto del 1937, si trova in Spagna ad Albacete, centro di reclutamento delle Brigate Internazionali, dove Giovanni chiede di essere arruolato. È da tenere presente che, in quel momento, Caruso ha solo sedici anni e che, quindi, i comandi delle Brigate Internazionali ritengono di mantenerlo in servizio attendendo qualche tempo per l’arruolamento effettivo. Provvisoriamente è assegnato a un non meglio identificato Centro di Recupero nella stessa città. In seguito, per problemi di salute, è inviato all’ospedale di Murcia, dove è sottoposto all’operazione chirurgica di ernia. Il 6 febbraio del 1938 rientra in servizio ad Albacete e, incorporato nella Brigata “Garibaldi” come soldato, diventa un combattente a tutti gli effetti. Giovanni nel marzo-aprile del 1938 potrebbe aver partecipato alla ritirata da Caspe all’Ebro, al presidio della riva sinistra dello stesso fiume e alla fortificazione delle sue sponde. Secondo la testimonianza del garibaldino bellunese Giovanni De Martin, nel settembre del 1938, nel periodo in cui la Brigata “Garibaldi” è impegnata direttamente nella battaglia dell’Ebro, Giovanni Caruso è presente in quel drammatico scontro nel quale perde la vita. È il più giovane combattente milanese antifranchista nella guerra civile spagnola e, infatti, quando muore, non ha ancora compiuto diciotto anni.