Krizaj Giuseppe di Giuseppe e Vidmar Maria, nato il 13 marzo 1911 a Kopriva/Capriva (Slovenia). A diciotto anni entra volontario nella Regia aeronautica. Arruolato il 4 dicembre 1929 e desinato a Capua per l’addestramento e poi a Sesto San Giovanni alla scuola di pilotaggio della Breda dove il 12w luglio 1930 consegue il brevetto di pilota. Dopo alcuni mesi trascorsi a Ghedi (Brescia) presso la 2. Squadriglia allenamento caccia, viene assegnato al 3. Stormo a Bresso (Milano). Lì ha occasione di esercitarsi sui nuovi caccia FIAT CR.20, raggiungendo 170 ore di volo acrobatico. La vita militare però non gli piace e decide di congedarsi nel settembre del 1931. Cercando lavoro come pilota, senza successo. Decide allora di tentare di andare in Slovenia, dove sembrano esserci maggiori possibilità di impiego. Il 25 giugno 1932 durante un volo di allenamento, dirige l’aereo verso la Slovenia atterrando nel campo di Siska, vicino alla capitale. Alla polizia dichiara di aver voluto espatriare clandestinamente. Dopo lunghi interrogatori è confinato Lesnica in Serbia meridionale. Nell’autunno 1933 ottiene di rientrare a Lubiana dalla sorella e trova lavoro in una industria del sughero. Ottiene la naturalizzazione e presta servizio come pilota militare. Nell’agosto del 1936 decide di andare in Francia con l’intenzione di passare in Spagna dove vi è un grande richiesta di piloti da parte del governo repubblicani. Attraversa la Svizzera e a Parigi si presenta all’ambasciata spagnola presentandosi come pilota jugoslavo. Trova inizialmente qualche difficoltà, ma poi ottiene una lettera di presentazione dal giornale socialista “Avanti!” che gli garantisce l’ingaggio da parte del governo spagnolo. ottiene un contratto trimestrale di 3000 franchi ed una assicurazione di 200.000 lire sulla vita, che intesta alla sorella. Ricevuto un anticipo di 1000 franchi parte il 26 agosto. Raggiunge in treno Tolosa e poi prosegue il viaggio via aerea con un aereo passeggeri spagnolo che si trovava in Francia per riparazioni. Giunge in Spagna il 27 agosto, e viene assegnato all’aeroporto di Barajas a Madrid e poi a quello di Getafe, dove si trova la squadriglia “España”, organizzata dallo scrittore francese Andrè Malraux. Gli viene affidato un caccia Niueport 52, che scortava gli aerei da bombardamento. Comandante della squadriglia è il capitano d’aviazione Guidès e conosce il pilota Giordano Viezzoli ed il motorista Cesare Roda. Lo stesso Roda racconta in una intervista di una azione di bombardamento in cui lui faceva da mitragliere e Krizaj da comandante pilota. Durante il volo decidono di bombardare l’Alcazar di Toledo, malgrado gli ordini contrari per timore di ferire gli ostaggi dei franchisti e dopo un passaggio fallito, riescono a sganciare alcune bombe sulla fortezza. Krizaj Combatte a Siguenza, Toledo e Talavera de la Reina dove il suo aereo viene abbattuto l’11 settembre da caccia nemici. Uscito illeso dall’abbattimento, gli viene affidato un nuovo aereo. Il 15 ottobre il suo aereo, un Dewoitine D.371, viene di nuovo abbattuto a San Martin de Valdeiglesias. Krizaj, ferito ad un piede, con tre costole rotte e ustioni diffuse, si paracaduta cadendo in territorio nemico. Per 24 ore tenta di trascinarsi verso la zona repubblicana. Ma poi esausto si arrende ai franchisti e viene portato all’ospedale di Talavera. Successivamente viene rinchiuso nel carcere di Salamanca per esser scambiato con prigionieri dei repubblicani. Il 29 luglio 1937, dopo nove mesi di prigionia, Krizaj viene scambiato assieme ad altri due piloti spagnoli, con tre piloti italiani catturati. Passato in Francia, dopo un breve passaggio a Lubiana, Krizaj rientra in Spagna dove a Valenza gli viene affidato il comando della 1. Squadriglia, con cui si batte per sei mesi nella zona del Levante. Nell’aprile 1938 lascia definitivamente la Spagna, torna in Jugoslavia e si stabilisce a Zemun in Serbia dove lavora nell’industria aeronautica. Divenuto capitano dell’aviazione militare jugoslava, muore nel 1950 a trentanove anni in un incidente aereo.