Carelli Giuseppe di Angelo e Pelucelli Maria, nato il 4 luglio 1898 a Pavia. Operaio fonditore, comunista. Durante la prima guerra mondiale presta servizio come artigliere nel 41. Reggimento Artiglieria da campagna. Attivo militante comunista sin dalla fondazione del partito viene perseguitato e sottoposto a fermi ed arresti. Dopo aver lavorato come fonditore, nel 1928 trova lavoro come maschera del cinema Reale di Milano, ma nel 1930 in seguito alla crisi perde anche quell'impiego. Torna a Pavia dove si arrangia come venditore ambulante e nel 1933 trova lavoro come casaro presso la latteria Cabrini Varasi. Il 1° agosto del 1937, con la scusa di fare una gita a Milano si allontana da Pavia insieme al compagno di partito Antonio Fortuna. Espatria clandestinamente il 3 Agosto 1937 e attraverso la Svizzera e la Francia, si reca in Spagna arruolandosi il 9 agosto nel secondo gruppo di Artiglieria Internazionale, battaglione franco-belga, dove è promosso sergente. In Italia viene iscritto nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera per il provvedimento dell’arresto. Nel maggio 1938 risulta ferito da schegge ad una gamba a Cobisa (Toledo) e successivamente ricoverato all'ospedale di Valencia, dove contrae anche il tifo. Dopo essere ritornato al fronte in Extremadura, dopo il ritiro dei volontari internazionali, deciso dal governo repubblicano nel settembre 1938, viene avviato nel campo di smobilitazione di Puebla Larga (Valencia). Da lì raggiunge per nave il resto dei volontari italiani nel campo di Torellò in Catalogna.Esce dalla Spagna il 2 febbraio 1939 ed è internato ad Argelès-sur-Mer, dove aderisce al gruppo libertario "Libertà o Morte" e Gurs. Da qui viene liberato il 17 Maggio 1940 per motivazioni sconosciute, forse dopo aver dichiarato la disponibilità all’arruolamento nella Legione Straniera. Successivamente è arrestato dalla polizia ferroviaria a Mentone il 15 agosto dello stesso anno. Tradotto in Italia è condannato il 16 settembre 1940 al confino alle Tremiti per cinque anni. Liberato il 18 agosto 1943. Non è noto se abbia partecipato alla Resistenza. Nessuna ulteriore notizia fino alla sua morte a Pavia il 10 febbraio 1965. Il 7 novembre del 1976 il Consiglio Regionale Lombardo insignisce Carelli Giuseppe di Medaglia d’Oro alla memoria, attribuita in occasione del quarantesimo anniversario della Guerra Civile Spagnola.