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   Giovanni Artero on Novembre 28, 2020 at 9:43 am

   CANZI Arturo Emilio
   Melzo (Milano) 19.10.1903 – Melzo 1973
   Nato da Carlo e da Maria Riboni. Operaio fonditore, iscritto al PCD’I. La polizia nel maggio 1938 lo elenca tra i connazionali che si trovano nelle milizie rosse e dice che è entrato in Spagna nel settembre 1936, combattendo al fronte di Huesca, a Monte Pelato. Ma nello stesso settembre 1936 vengono intercettate sue lettere a familiari spedite da Leningrado. Nel marzo 1939 al commissario dell’Ufficio Politico della Questura di Milano dichiara di essere partito per la Russia nell’agosto 1936 con due colleghi per costruire impianti di accumulatori elettrici per conto di una ditta italiana: “Nel giugno 1937 ci venne contestato l’addebito di contrabbando per aver venduto oggetti e vestiario, nonché orologi ad operai e tecnici russi dello stabilimento. Io mi giustificai asserendo che ignoravo fosse vietata la vendita di oggetti ai privati … Nonostante le nostre giustificazioni addotte io fui condannato a 5 anni di carcere, … Il 21/12/1938 mi fu comunicato che la mia pena era stata ridotta ad 1 anno. Il 25/12/1938 fummo tradotti nelle carceri di Oriol … Il 13/3/1939 fui rimesso in libertà e munito di foglio di via per recarmi a Mosca dall’Ambasciata d’Italia. E così il 16 corr. partii da Mosca per tornare in Italia.” Arrivato a Chiasso, è fermato, interrogato e liberato dopo 2 mesi previa diffida. Nel giugno 1940 la Prefettura di Milano comunica che “dimora a Melzo e circa la condotta politica si mantiene indifferente verso il regime pur frequentando i dopolavori.”
   FONTI Archivio Centrale dello Stato, Casellario Politico Centrale, ad nomen
   INSMLI, AICVS Fascicolo: Cabana Giovanni – Capra Angelo Busta 3, Fasc. 16
   R. Caccavale, Comunisti italiani in Russia, Milano, 1995, p.244
   http.://www.memorialitalia.it/archivio

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