Battaglia di Bosco Matese
Data di fine: 26 Sep 1943
Periodo storico: 2a guerra mondiale
Bosco Matese è un dirupo boscoso situato sull'Appennino abruzzese a quota 1134 in località Ceppo di Santa Maria, nel comune di Rocca Santa Maria (a circa 40 km da Teramo). Qui il 25-26 settembre 1943 avvenne quello che Ferruccio Parri definì “la prima battaglia partigiana in campo aperto”. L'episodio è collegato ad un precedente episodio accaduto a Teramo il 12 settembre, quando una colonna motocorazzata tedesca proveniente da Foggia verso Ascoli Piceno fu disarmata su iniziativa dei carabinieri locali guidati dal capitano Ettore Bianco e sostenuta da ampi settori della popolazione locale. Il 17 settembre Bianco ricevette l'ordine di riconsegnare le armi ai tedeschi, i quali si impegnarono a non effettuare rappresaglie. Il capitano Giovanni Lorenzini fu l'unico ad opporsi a tale ordine e la sera del 17 settembre ordinò ai propri uomini di trasferirsi nel Bosco. In zona si erano concentrati altri esponenti dell'antifascismo teramano, in particolare i gruppi in via di composizione organizzati dai fratelli Felice e Antonio Rodomonti, Mario Capuani, Armando Ammazzalorso, Francesco Martella. A questi si unirono, tra il 20 e il 24 settembre, soldati italiani sbandati muniti di autoveicoli, armi e munizioni; una sessantina di soldati alleati - inglesi, statunitensi, canadesi, neozelandesi, australiani ed indiani - evasi da vari campi di internamento (Sforzacosta, P.G.53; Sevignano, P.G. 59; Corropoli); 45 ex internati slavi evasi dal vicino campo di Tossicia. Tra gli ufficiali militari erano presenti, oltre a Ettore Bianco, il tenente serbo Svetozar Ciukovitz e il maggiore croato Mattiatievich: il comando generale del campo fu affidato a Bianco, coadiuvato dal tenente colonnello Guido Taraschi e dai capitani Giovanni Lorenzini, Gelasio Adamoli (futuro sindaco di Genova), Carlo Canger. Nella notte tra il 24 e 25 settembre giunsero al mulino della famiglia De Iacobis, avamposto partigiano situato in località Morricone di Torricella Sicura, 4-5 autocarri carichi di ex internati, armi e viveri: parte degli uomini si acquartierarono, parte del materiale fu lasciato sul posto, vigilato da 9 partigiani. Verso le 12 si diffuse la notizia dell'arrivo dei tedeschi e gli ex internati scapparono nelle campagne. Poco dopo un battaglione motorizzato composto da 32 automezzi attaccò il mulino: 7 dei nove partigiani furono fucilati poco dopo a Rocca Santa Maria su ordine del tenente colonnello Hartmann. La colonna proseguì verso il Bosco ma si trovò sotto il fuoco di mitragliatrici, fucili e colpi di cannone. Non si hanno dati certi circa i numeri dello schieramento partigiano (600 secondo la testimonianza di Riccardo Cerulli, 1000 secondo altre fonti). Non è certo nemmeno il numero definitivo delle perdite inflitte ai tedeschi: i nazifascisti lasciarono sul campo una decina di morti e molti i feriti, buona parte dei quali morirà di lì a poco. Pare realistico stimare un numero complessivo variabile tra i 30 e i 50 tedeschi uccisi, cui vanno sommati 5 camion e 2 autovetture distrutte. Hartmann fu catturato e giustiziato mentre il resto della colonna - dopo un'ora di combattimento accanito - riuscì a ripiegare verso Teramo. Dopo lo scontro, su proposta di Mattiatievich, gli insorti si dispersero in piccole bande. Nel pomeriggio del 26 settembre i tedeschi cannoneggiarono a lungo il Bosco, ormai deserto. Tra il 26 e il 27 cinque partigiani che presero parte al combattimento furono fucilati; altri vagarono nei boschi per sfuggire alla caccia all'uomo tedesca. La battaglia di Bosco Matese, in cui pure emersero limiti organizzativi e di comando, costituì una svolta per il movimento partigiano abruzzese: in seguito le bande partigiane riuscirono a darsi una struttura solida e coordinata. Fonti consultate: M. Malvestuto, Quella battaglia di Bosco Matese fu solo l'inizio in Patria indipendente, giugno 2013, pp. 24-25; Luigi Ponziani, Bosco Matese in E. Collotti, R. Sandri, F. Sessi (a cura di), Dizionario della Resistenza Italiana, Einaudi, Torino, 2001, vol. 1, p. 30; www.straginazifasciste.it; www.campifascisti.it. Scheda a cura di Andrea Torre
LEGATE A QUESTO EVENTO
Persone
- Martella Francesco (21 gennaio 1898 - 17 novembre 1943) , dal 25 settembre 1943 fino al 26 settembre 1943