3. Zona di Roma (Resistenza)
Descrizione: Dopo l'8 settembre anche a Roma si organizza - attraverso l'intervento degli organi politici in clandestinit� - la Resistenza sotto l'occupazione nazifascista della citt�. Questa viene considerata in un arco temporale ben specifico proprio per la collocazione geografica e l'importanza politico-strategica della capitale: si parla dei giorni subito successivi all'armistizio (9-10 settembre 1943) fino al 4 giugno 1944, data limite della Liberazione di Roma e dell'ascesa verso la linea Gotica delle truppe alleate. Dato infatti l'isolamento urbano dai bacini contadini di affluenza di masse di combattenti per l'accerchiamento delle divisioni tedesche, la citt� � un campo di battaglia vasto e molto peculiare. A partire da settembre, tra le altre, le forze clandestine del PCI costituiscono un Comitato militare cittadino e uno provinciale che si aggiunge a quello federale per la gestione del territorio. Roma viene cos� divisa in otto zone e ogni zona � affidata alla direzione di un comitato politico-militare. Ai comitati di zona � dato il compito di organizzare i GAP e le SAP, i primi per l'azione armata, le seconde per attivit� meno sanguinarie e di sabotaggio. Alla 3. Zona viene preposto un comitato affidato a Amato Bei, muratore antifascista dagli anni Trenta; il comandante Vittorio Mallozzi, garibaldino di Spagna che resta vittima di rappresaglia nazista e muore fucilato il 31 gennaio 1944 a Forte Bravetta (Medaglia d'oro al Valor Militare); Emilio Pazzini, ex-sergente dei bersaglieri; Dario Puccini, ispanista.
Luogo: RomaData di fondazione: settembre 1943
Data di soppressione: 1944
Tipologia: Formazione partigiana (seconda guerra mondiale)
PERSONE LEGATE ALL’ENTE