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Singolo ente | Antifascisti combattenti e volontari della Guerra di Spagna

4. Zona Operativa ligure

Descrizione: Operativa nella parte occidentale di La Spezia con le colline comprendenti Isola, Sarbia, Marinasco, Foce, Chiappa, Pegazzano, Marola, fino alle Grazie e a Portovenere. Nel dicembre 1944, le formazioni precedentemente sottoposte al Comando 1. Divisione Liguria si raccolgono in due divisioni sotto il Comando Unico 4. Zona Operativa. Si tratta delle divisioni: 1. Liguria Monte-Picchiara e Cento Croci. L’articolazione dei due tronconi, formalizzata a Varese Ligure il 15 dicembre 1944, in una riunione cui partecipano il Colonnello Fontana insieme ai Comandanti e Commissari di Brigata, è seguita il 21 dicembre 1944 da una risistemazione formale anche dell’organigramma e dei territori di competenza. Tra i primi atti del Comando 4. Zona c’è l’estensione alle formazioni dei tesserini dei Patrioti, una sorta di ufficio matricola, la creazione del S.I.M (Servizio Informazioni Militari, capitanato da Ezio Giovannoni del Partito d’Azione) e il S.I.P (Servizio Informazioni Politico). Il 20 gennaio 1945 scatta il temuto rastrellamento nazifascista che il S.I.M partigiano ha in qualche modo già previsto, anche sulla base dell’osservazione di numerosi spostamenti di truppe nemiche affluite nella 4. Zona Operativa. In uno scenario caratterizzato da freddo rigido e da neve, circa duemilacinquecento partigiani si trovano a fronteggiare circa venticinquemila nazifascisti, questi ultimi dotati di un equipaggiamento adeguato al clima e di armi ben più efficienti. Quella che viene conosciuta con il nome di “battaglia del monte Gottero”, diventata un vero simbolo per le vicende della 4. Zona, si trasforma a quel punto in una lotta strenua contro il freddo, la fame e le insidie nemiche. Sempre per rispondere ad una militarizzazione e disciplinamento delle formazioni partigiane, nel febbraio 1945, il colonnello Fontana appoggia un duplice progetto del maggiore britannico Gordon Lett: egli chiede che un certo numero di partigiani della 4. Zona, debitamente addestrati, sotto la guida di Franco Coni, possano agire in unione con i paracadutisti inglesi. Nelle risistemazioni finali della 4. Zona, pochissimi giorni prima del 12 aprile 1945, la Brigata “Leone Borrini” esce da essa per inquadrarsi nella parmense Divisione “Monte Orsaro”, mentre nel frattempo è avvenuta una fusione del Battaglione “Pontremolese” e della Brigata “Costiera”, con esodi dalla stessa “Costiera” verso altre formazioni. Il Comando 4. Zona, in vista del balzo finale, si sposta in avanti, da Antessio di Sesta Godano a Vezzola di Zignago. Nei giorni tra il 18 e il 25 aprile 1945, la 4. Zona Operativa è protagonista delle manovre di Liberazione dall\'occupazione nazifascista del territorio. Per approfondimenti si veda la fonte: http://www.isrlaspezia.it/strumenti/lessico-della-resistenza/comando-iv-zona-operativa/

Luogo: Liguria
Data di fondazione: dicembre 1944
Tipologia: Formazione partigiana (seconda guerra mondiale)
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