Calvaruso Francesco di Liborio e Caracciolo Marta, nato il 9 giugno 1890, ad Alcamo (Trapani). Veterinario, anarchico. Iscritto la fascio di Alcamo, ne viene espulso “per indegnità” e frequenta il Dottor Antonino Renda, noto anarchico, e Michele Polizzi, anche lui sovversivo. Chiede il passaporto per il Canada per poter recarsi a Montreal per motivi di studio, che gli viene concesso, mancando segnalazioni a suo carico. Parte il 12 agosto 1931 per Montreal e due anni dopo nel 1933 entra clandestinamente negli Stati Uniti, stabilendosi a Brooklyn (New York), presso la sorella Serafina. Nel 1936 viene scoperto senza documenti e trattenuto in attesa di espulsione. A fine settembre o inizio di ottobre 1936 parte per la Francia col piroscafo “Paris”, provvisto di passaporto rilasciato dal consolato spagnolo a nome Francesco Calvo Sala. A Parigi si provvede di una lettera di presentazione di Pietro Nenni (forse falsificata) e con questa si presenta in Spagna il 12 ottobre 1936. Risulta legato a Domenico Ludovici ed Egisto Ciatti, esponenti della LIDU (Lega Internazionale per i Diritti dell’Uomo), ma non è chiara l’attività svolta in Spagna. Arrestato dalle autorità spagnole in seguito agli scontri del 3-7 maggio 1937 che contrappongono il governo autonomo catalano (Generalitat) agli anarchici alleati al POUM, piccolo partito comunista antistalinista. Successivamente rilasciato esce dalla Spagna in data ignota, lo troviamo nel campo di Gurs nella 9. Compagnia. Calvaruso si presenta l’8 giugno 1940 al consolato italiano di Bruxelles chiedendo di essere rimpatriato. Gli viene consegnato un foglio di via valido per il rientro via Germania. Nessuna ulteriore notizia.