Caltabiano Adolfo di Michele e Scuteri Agata, nato il 19 febbraio 1897 a Giarre (Catania). Capitano marittimo, socialista. Iscritto al Partito fascista, s’ imbarca nel 1929 subisce a Genova un provvedimento disciplinare per aver svolto tra i marinai attività contraria alle direttive del governo nazionale. Per questo viene espulso da partito per indisciplina, sbarcato e rimpatriato da Genova al paese natio in un cellulare con i ferri ai polsi. Scrive tutto questo a Mussolini, lamentandosi che tutto ciò è dovuto al suo desiderio di dimostrare ai gerarchi la completa inettitudine dei dirigenti dell’Associazione Marinara Fascista. Nel 1930 gli viene concessa l’autorizzazione ad imbarcarsi su navi dirette all’estero e si stabilisce in Belgio ad Anversa, dove lavora per una ditta jugoslava di importazione tabacchi. La sorveglianza della polizia segnala però che è un antifascista iscritto al Partito Socialista Italiano, sottoscrittore a favore di Fernando de Rosa, allora detenuto in Spagna e corrispondente del “Nuovo Avanti!” Il Caltabiano è sospettato anche di distribuzione di materiale antifascista agli equipaggi nel porto di Anversa. di Anversa con lo pseudonimo di “Alcione”. Nel 1935. In difficoltà economiche per la chiusura della ditta per cui lavorava, Caltabiano prosegue la sua attività di propaganda su marinai delle navi italiane. Parte per la Spagna il 30 ottobre 1936, con una lettera di raccomandazione di Pietro Nenni e del Partito Socialista belga, per arruolarsi nella Marina Militare repubblicana col grado di tenente. In Spagna, prima ancora dell’imbarco, entra subito in conflitto con il Governo della repubblica per divergenze politiche. Arrestato e processato dopo 4 mesi di carcere. viene assolto dal tribunale di Cartagena ed invitato a lasciare il paese con un passaporto spagnolo. Rientra quindi in Belgio dove si trova ancora nel 1940.