Jacod Enrico di Nicola e Therisod Laura, nato il 19 gennaio 1879 a Sassari. Emigrato in Francia in data sconosciuta. E’ membro del consiglio dell’Unione Popolare Italiana e dirigente dell’Associazione dei valdostani antifascisti a Parigi. Impresario. Accompagnatore degli atleti italiani che dovevano partecipare alle Olimpiadi Popolari di Barcellona, organizzate contro le olimpiadi di Hitler a Berlino. Alloggiato all’Hotel Eskalduna sulla Rambla, viene avvisato già il 18 luglio dai membri delle Joventuts Socialistes Unificades de Catalunya (JSUC), di un imminente colpo di stato militare. Questo gli permette di essere in strada già il giorno seguente con le milizie catalane. Entra quindi a far parte del primo contingente di antifascisti che il 19 luglio 1936 prende parte alla lotta di strada nella capitale catalana. Insieme al compagno ed atleta Annibale Caneparo “Renati” è in prima fila nella riconquista dell’Hotel Colon in Plaza de Catalunya, della Centrale telefonica, del convento di Jerusalem trasformato in fortezza, della Compagnia Italiana di Navigazione e dei quartieri del porto. Il 1° di agosto “”Il Grido del Popolo”, settimanale degli esuli antifascisti a Parigi, pubblica una lunga intervista firmata Jaccod in cui descrive le lotte sulle strade di Barcellona. La stessa intervista è riportata nel libro “Garibaldini in Ispagna” edito dal Commissariato delle Brigate internazionali nel 1937. Malgrado la scheda AICVAS di Giuseppe Marchetti lo identifichi come un volontario differente, l’ identità delle esperienze biografiche rende molto probabile che in realtà, Enrico Jacod sia da identificarsi con Vincent Andrè Jacob Jaccod noto militante comunista esiliato Parigi ed in seguito collaboratore di una formazione partigiana durante la Resistenza. Secondo quanto riportato nella tesi di Edoardo Molinelli su “L’Olimpiada Popular di Barcellona”, discussa presso l’Università degli Studi di Firenze nell’anno accademico 2020/2021, la prova di questa corrispondenza si trova sul “Grido del Popolo” dell’11 luglio 1936, dove in calce ad un trafiletto della raccolta fondi per il Comitato Olimpico Italiano viene indicato come tesoriere A. Jaccod e infatti Andrè Jaccod è uno degli alias del valdostano. Pur permanendo quindi dubbi sull’identità, secondo AICVAS Enrico Jacod muore il 4 marzo 1967 a Brissogne (Aosta).