Guelfi Ideale di Giulio e Corinna Noccioli, nato il 30 giugno 1910 a Pisa. Si dichiara ateo. Residente a Cascina (Pisa) i genitori sono commercianti di generi alimentari. Espatriato in Francia con la famiglia nel 1922 ad Arles (Bouche du Rhone), attivo nelle organizzazioni antifasciste dell'emigrazione. A Parigi dal 1925 va per qualche tempo a "fare i mercati" insieme con il padre e con Alfredo Boschi. Aderisce al Partito Comunista d’Italia nel 1929 ed è membro del Soccorso Rosso Internazionale. Iscritto in Rubrica di frontiera. Il 19 novembre 1936 si arruola in Spagna ed è sergente del gruppo di artiglieria, batteria Antonio Gramsci nel 2. Gruppo Skoda dell’Artiglieria Internazionale. . Fratello di Guelfi Silvano, anche lui volontario in Spagna. In licenza nel 1937 probabilmente in Francia, torna in Spagna. Gravemente ferito alla testa in combattimento nel 1938, rientra comunque nel suo reparto. Nell’ultima fesae della guerra combatte sul fronte del Levante. Dopo il ritiro dei volontari internazionali, deciso dal governo repubblicano nel settembre 1938, è avviato al campo di smobilitazione di Puebla Larga (Valencia). Da qui raggiunge per nave gli altri volontari italiani che si trovano nel campo di Torellò in Catalogna. Ripara in Francia il 9 febbraio 1939 ed è internato secondo alcune fonti, a S. Cyprien e Gurs (compare in una lista di trasferimento da un campo all'altro conservata presso l'Archive Départementale des Pyrenées Orientales). Secondo la scheda del campo di Vernet, invece, sarebbe tornato ad Arles fino al novembre 1939, poi a Parigi fino al 7 giugno 1940 e nuovamente ad Arles. Arrestato il 12 dicembre 1941 è internato nella prigione di Brebant, poi il 17 marzo 1942 è trasferito a Vernet (sezione B, baracca 22, n di matricola 9365) come comunista notorio e pericoloso per l'ordine pubblico e subito dopo, il 25 marzo 1942, firma una dichiarazione di richiesta di rimpatrio. Tradotto in Italia il 25 giugno 1942, è arrestato alla frontiera. Deferito alla Commissione Provinciale è assegnato a 5 anni di confino a Ventotene. Viene liberato dopo la caduta del fascismo nell'agosto 1943. Partecipa alla Resistenza francese nella regione parigina. Tornato in Italia, durante l'occupazione nazista è partigiano in Toscana. Dopo la guerra Viene eletto sindaco del comune di Cascina in provincia di Pisa.

Annotazioni: Scheda biografica a cura di Ilaria Cansella e Francesco Cecchetti per la banca dati ISGREC sui volontari antifascisti toscani in guerra di Spagna: http://gestionale.isgrec.it/sito_spagna/ita/all_ita_details.asp?offset=180&id=2558 (URL consultata il 6 maggio 2021)