Bucci Bruno di Aristide e Cavagni Angiolina, nato il 16 giugno 1913 a S. Lazzaro Parmense (Parma). Operaio Marmista. Appartenente a una famiglia antifascista dell'Oltretorrente, manifesta fin da giovane idee contrarie al Regime denotando una forte carica idealista. Lavora dapprima come operaio marmista presso una ditta cittadina con sede nei pressi del cimitero della Villetta, per essere poi spedito nel 1935 durante il servizio di leva a combattere la guerra d'Etiopia. Militare di stanza in Somalia a Mogadiscio, nel 1936, ottenuto un congedo, diserta portandosi al possedimento francese di Gibuti. Dopo aver esercitato numerosi mestieri per raccogliere i soldi necessari si imbarca in un lungo e avventuroso viaggio in nave, approdando a Marsiglia quando è al governo il Fronte Popolare. A seguito dello scoppio della guerra in Spagna si porta a Parigi, dove chiede di essere mandato in Spagna come volontario. All’inizio la richiesta non viene esaudita per il sospetto che possa trattarsi di un agente dell’OVRA, visto che proviene dall’esercito italiano. Ottenuta finalmente l’autorizzazione a partire raggiunge la Spagna, dove a partire dall'estate 1937 combatte nella seconda compagnia del secondo battaglione della Brigata Garibaldi, con il grado di caporale telemetrista. Partecipa alla disastrosa ritirata da Caspe all’Ebro durante la quale conosce Anello Poma di cui diventa un caro amico. Il 16 maggio 1938 viene ferito a Farlete (Saragozza). Nella riorganizzazione della Brigata, viene inserito insieme a Poma in un gruppo di incursori al comando di Antonio Carini, impegnato nell’attraversare l’Ebro per compire colpi di mani in territorio nemico. facendo saltare postazioni nemiche o catturando prigionieri. Bucci essendo un ottimo nuotatore ha il compito di attraversare per primo il fiume, approdando silenziosamente, per trovare il punto più riparato e sicuro dove fare attraccare la barca con i compagni facendo segnalazioni con una pila tascabile. Partecipa alla battaglia dell’Ebro, l’ultima offensiva della repubblica spagnola iniziata il 25 luglio 1938. E’ assegnato insieme a Poma nella squadra che serve una mitragliatrice Maxim ed è responsabile di azionare l’arma. L’offensiva repubblicana viene fermata dai franchisti in prossimità di Gandesa e non andrà più avanti. Poma ferito viene evacuato dal fronte e a due settimane dal ritiro dal fronte dei volontari internazionali, deciso dal governo della Repubblica il 24 settembre, Bucci muore in battaglia a Venta de Camposines, sul fronte dell'Ebro, il 10 settembre 1938. Le circostanze indicate dai suoi commilitoni sono che a fronte di un ordine di ripiegamento, non sentito o forse nel tentativo di salvare la mitragliatrice, Bucci si attarda, viene circondato dai franchisti ed ucciso. Anello Poma ha raccolto un’altra versione della morte, non da testimonianza diretta, secondo la quale il reparto di Bucci in ritirata era stato bloccato dal fuoco di una mitragliatrice nemica. Bucci si sarebbe offerto con altri 3 compagni nel far tacere la mitragliatrice nemica aggirandola. Riescono nell’intento, ma nessuno di loro fa ritorno.

Annotazioni: Scheda Biografica che include informazioni tratte dal volume Vincenti per tutta la vita : antifascisti parmensi nella guerra di Spagna / Marco Severo. - Pisa : BFS, 2017. - 223 p. : ill. ; 21 cm.. - (Cultura storica ; 53). - [ISBN] 978-88-89413-82-1. - [BNI] 2017-11058 e ricordi forniti da Anello Poma in un suo dattiloscritto del luglio 1980.