Brencovich Domenico di Antonio e Divora Amalia, nato il 31 settembre 1909 a Pola/Pula (Croazia). Commerciante e operaio. Durante la prima guerra mondiale viene internato con la famiglia in un campo profughi in Austria. Rientrato a Pola frequenta le scuole elementare dal 1918 al 1925. Nel 1923 si trasferisce in Jugoslavia insieme alla madre ed i fratelli, raggiungendo il padre emigrato in precedenza, dopo il licenziamento dall’Arsenale di Pola, a seguito dell’occupazione militare italiana. In Serbia completa gli studi ottenendo un diploma commerciale. Esplica svariati lavori per aiutare la famiglia e nel 1931 svolge il servizio di leva nella Marina. Nel 1937, decide di raggiungere la Spagna per arruolarsi come volontario. Da Dubrovnik si imbarca clandestinamente per Sfax in Tunisia, ma viene arrestato e portato a Tunisia poi a Marsiglia. Rilasciato con un permesso di soggiorno temporaneo, si mette in contatto con le organizzazioni antifasciste della città che lo aiutano a raggiungere clandestinamente la Spagna. Raggiunta Albacete, base delle Brigate Internazionali, in data imprecisata, viene inviato ad un corso sottufficiali e destinato alla Batteria internazionale Stjepan Radic costituitasi ad Almansa nel dicembre 1937. La Batteria fa parte della 52. Divisione e partecipa alla battaglia di Teruel. Durante la controffensiva franchista la batteria, pur accerchiata, riesce a sganciarsi raggiungendo Valencia. Lì Benkovic viene trasferito nel Battaglione Dimitrov della XV Brigata Internazionale, comandato dallo sloveno Franz Rosman, che opera con la 45. Divisione, per poi trasformarsi nella 129. Brigata Internazionale. Combatte nella difesa della Catalogna dall’offensiva franchista e al crollo del fronte esce dalla Spagna nel febbraio 1939. Internato in un campo francese e poi trasferito a Saint Jordad (Loira), per motivi di salute. Rilasciato risiede in Francia per tutta la durata della II guerra mondiale e rientra a Zagabria nel gennaio 1946. Muore a Pola il 17 agosto 1986.