Gozzoli Virgilio di Paolo e Gelli Angelica, nato il 10 novembre 1886 a Pistoia. Meccanico, pubblicista, tipografo, anarchico. Nel 1914 è condannato a un mese di carcere per aver partecipato alla sollevazione della Settimana rossa e non si fa travolgere dall’onda interventista che colpisce i maggiori esponenti del sovversivismo pistoiese. Nel 1916 viene richiamato alle armi ma viene congedato per malattia. Convalescente a Bologna fino al 1917, qui ha una relazione con Margherita Guastini da cui nasce sua figlia Fedra. Nel 1919 fonda la rivista anarchica "Iconoclasta" e lavora come operaio alle Office meccaniche San Giorgio di Pistoia. Gli articoli che pubblica gli costano, nell’aprile del 1921, la distruzione della tipografia della rivista, una ferocissima bastonatura e, nell’estate, l’arresto come animatore degli Arditi del popolo locali. Nel novembre 1922, avendo perso tutto, emigra a piedi in Francia, stabilendosi a Parigi e successivamente viene raggiunto dalla compagna con la figlia. Qui nel marzo 1925 fonda e dirige la rivista politica "La tempra". Nel luglio 1925 si trasferisce a Courbevoie (Seine) dove svolge la professione di meccanico e allestisce in casa una tipografia. Nel 1928 viene iscritto in Rubrica di Frontiera per attività antifascista all'estero. Nello stesso anno si sarebbe attivato raccogliendo denaro in favore del comunista Isso Del Moro, un suo conterraneo confinato politico; purtroppo il Del Moro si suicida prima che gli potessero arrivare i soldi. Nel 1930 viene anch’egli colpito dall’ondata di espulsioni ordinate dal governo francese e, appena in Spagna viene proclamata la repubblica, si trasferisce a Barcellona dove con Bruzzi e Castellani fa parte dell’Ufficio Libertario di Corrispondenza, sorto nel maggio 1931. Alla fine del 1932, vista la piega presa dagli avvenimenti spagnoli, Gozzoli si sposta a Bruxelles da dove rientra più volte clandestinamente in Francia. Il 26 luglio 1936 partecipa alla riunione di Parigi per l'intervento anarchico in Spagna e da allora partecipa a tutte le azioni della Sezione Italiana della Colonna Ascaso e del Comitato di aiuto per la Spagna, facendo la spola fra Barcellona e Parigi. In Spagna viene impegnato nel servizio di guardia alla frontiera franco-spagnola di Port Bou. Partecipa anche alla raccolta di aiuti per la Repubblica come membro della Federazione anarchica. Nel maggio 1937 a Barcellona vive con Berneri e collabora al giornale "Lotta di classe". Allo scoppio dei moti che dal 3 al 7 contrappongono il governo autonomo catalano agli anarchici alleati del POUM (Partido Obrero de Unificaciòn Marxista”, comunisti antistalinisti, trovandosi in redazione del giornale sfugge casualmente il 5 maggio all'arresto che colpirà Camillo Berneri e Francesco Barbieri che verranno assassinati il giorno successivo. Lascia la Spagna e nel dicembre dello stesso anno si porta a Marsiglia. Il 28 novembre 1938 arriva a New York dove collabora con "Il Martello" (secondo altre fonti sarebbe in Italia, coinvolto nella Resistenza pistoiese). Nel 1958 rientra a Pistoia, dove muore il 24 agosto 1964.