Gorla Ferruccio di Edmondo e Calvarda o Carvarolo Rosa, nato il 31 agosto 1910 a Milano. Impiegato, aderente a Giustizia e Libertà. La sua istruzione si ferma alla licenza elementare. Tra il 1930 e il 1931 è giudicato abile al servizio di leva e in seguito frequenta corsi presso un’accademia militare per “addestramento come allievo ufficiale di complemento”. Negli anni successivi progressivamente conosce e si avvicina politicamente alle posizioni di Giustizia e Libertà. Nella prima metà del 1937 Ferruccio, per espatriare allo scopo di raggiungere la Spagna, per combattere a favore della Repubblica, decide di servirsi di una gita turistica diretta a visitare l’Esposizione Universale a Parigi di quell’anno, mediante passaporto collettivo. Il successo del progetto è confermato da un comunicato degli agenti fascisti che segnalano la presenza di Ferruccio a Parigi fine luglio-primi di agosto del 1937 e aggiungono che il Gorla ha preso contatti con l’organizzazione locale di Giustizia e Libertà, che successivamente ha favorito e agevolato il suo trasferimento in territorio spagnolo per l’arruolamento nella Sezione Italiana di Carlo Rosselli e Camillo Berneri aggregata alla Colonna Ascaso della CNT-FAI. Il 17 settembre 1936 parte da Barcellona diretto al fronte d'Aragona. Il 4 settembre 1937 la polizia politica italiana registra il mancato rientro di Gorla nel territorio nazionale. Successivamente si arruola nella 140ª Brigata Mista comandata da Francesco Fausto Nitti, in precedenza a capo del “Batallon de la Muerte” in sostituzione di Candido Testa. Con questa formazione e con il grado di tenente, nell’ottobre 1937 Gorla partecipa alla battaglia di Fuentes de Ebro, del cui esito disastroso è in buona parte ritenuta responsabile proprio l’unità militare di cui fa parte: questo cattivo comportamento ha coinvolto anche la XII Brigata Internazionale “Garibaldi” dato che entrambe le formazioni sono ritirate dal fronte. Secondo Pietro Pavanin, Gorla avrebbe allora perso il grado di tenente per il suo comportamento. In ogni caso ha gravi dissapori con i comandi comunisti. Nei mesi successivi Ferruccio passa ad una batteria di Artiglieria Internazionale “Carlo Rosselli”. In seguito e per un lungo periodo, è ricoverato per gravi disturbi gastrici all’ospedale della caserma “Pedralbes” di Barcellona. Una volta dimesso non si hanno altre notizie fino a quando non lascia la Spagna ai primi di febbraio 1939, e lo si ritrova nel Campo di Argelès sur Mer. Qualche mese dopo, nel giugno dello stesso anno, è trasferito e rinchiuso nel Campo di Gurs nella 9ª compagnia che riunisce gli internati anticomunisti. In data imprecisata da questo Campo è deportato dai nazisti in un Lager tedesco: vi rimane fino alla fine della guerra ed è liberato dall’arrivo delle truppe alleate. Rientrato in Italia, nel dopoguerra milita nel Partito d’Azione fino al suo scioglimento; passa poi al neonato PSDI, nel quale rimane iscritto fino alla morte avvenuta negli anni Sessanta. Il Consiglio Regionale Lombardo il 7 novembre del 1976 conferisce a Ferruccio Gorla Medaglia d’Oro alla memoria in occasione del quarantesimo anniversario della Guerra Civile Spagnola.