Bisotti Bartolomeo di Virginio e Bresciano Antonia, nato a Fossano (Cuneo), il 28 marzo 1903, comunista. Di professione operaio. Sposato a Fossano con Maria Caterina Dematteis (nata in una cattolicissima famiglia di Sant’Albano Stura), espatria clandestinamente in Francia con la moglie (data e località non note). Tempo dopo trova lavoro e si stabilisce a Montauban (Tarn-et-Garonne) al n. 21 di rue Doumerc. Militante comunista è iscritto ad una cellula del Pcf (Partito comunista francese) ed é attivo all’in-terno del consistente gruppo comunista di lingua italiana di Montauban. Padre di una bambina nata nella prima metà degli anni ‘30, Bisotti parte volontario per la Spagna repubblicana alla fine di settembre del 1936. Il 2 ottobre arriva ad Albacete (Murcia) , base logistica ed organizzativa e sede dei Comandi e del Commissariato generale delle Brigate Internazionali, ed é inserito in un reparto in via di formazione, la 1. Compagnia del Battaglione italiano Garibaldi. All’inizio di novembre, dopo un breve periodo di addestramento in una località della Murcia passa alla 3. Compagnia Gastone Sozzi (costruita intorno ai superstiti dell’omonima disciolta centuria), che è in addestramento in località Madrigueras. Pochi giorni dopo, la frettolosa partenza per il fronte di Madrid pesantemente attaccata. La compagnia Sozzi, rimpolpata da nuovi volontari entra a far parte del Battaglione, comandato dal repubblicano Randolfo Pacciardi con (il socialista Azzi e il comunista piemontese Roasio come commissari politici), schierato nella periferia sud-occidentale della capitale, minacciata di accerchiamento. Il Battaglione Garibaldi partecipa dalla metà di novembre ai primi combattimenti: il battesimo del fuoco arriva il 13, con l’attacco purtroppo fallito al munito monastero fortificato sul Cerro de los Angeles (Cerro Rojo); poi si combatte a Casa de Campo ed alla Città Universitaria, per impedire ai fascisti di attraversare il Manzanares e dilagare verso i quartieri centrali della capitale. Dopo pochi giorni nel tentativo di respingere la seconda offensiva franchista, Bartolomeo Bisotti cade in combattimento il 21 novembre del 1936 alla Puerta de Hierro (Madrid), non lontano dalla palazzina della Moncloa. All’epoca del decesso la vedova vive ancora a Montauban, con la figlioletta di 5-6 anni; un secondo figlio, questa volta maschio, nasce circa due mesi dopo la morte del padre. Alcuni anni dopo, nel biennio 1944-45, una nipote di Bisotti, Giuseppina, detta Katia, sarà una coraggiosa staffetta garibaldina del battaglione fossanese di pianura della 104. Brigata Garibaldi Carlo Fissore di Valle Maira.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata adaprile 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio Istituto Storico Regionale “Parri” – Bologna. Archivio privato Augusto Cantaluppi – Milano, Archivio Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea - Cuneo e provincia (Fondo Antonio Acchiardi – 104. Brigata Garibaldi Carlo Fissore)