Bin Rosario di Luigi e Panglier Maria, nato il primo novembre 1903 a Trieste. Calderaio, comunista. Attivo durante le lotte operaie del "biennio rosso" a Trieste dapprima con la Gioventù Socialista e poi comunista. Nel 1929, perseguitato, deve emigrare prima in Algeria ad Orano e poi in Francia, a Marsiglia. Dopo un breve soggiorno a Trieste dal 1932 al 1934, torna nuovamente a emigrare clandestinamente, stabilendosi a Marsiglia. Dal 1932 è schedato al CPC. Nell'ottobre 1936 si imbarca a Marsiglia e giunge a Valencia. Poi raggiunge Albacete ed è assegnato al battaglione Garibaldi. A novembre combatte a Cerro Rojo e Casa de Campo, a dicembre a Boadilla, a gennaio a Mirabueno e Majadahonda, a febbraio ad Arganda, a marzo a Guadalajara e ad aprile di nuovo a Casa de Campo. Passa poi alla brigata Garibaldi, con la quale è sui fronti di Huesca, Brunete, Belchite Estremadura e Caspe. Nel 1938 nell'ultima battaglia dell'Ebro è ferito non gravemente il 10 settembre. L'ambulanza che lo porta nelle retrovie è però colpita nel corso di un bombardamento, per cui viene ferito seriamente una seconda volta. Uscito dalla Spagna nel febbraio 1939 insieme ai resti delle Brigate Internazionali, viene internato ad Argelès-sur-Mer e Gurs. E' poi nelle compagnie di lavoro per stranieri. Riesce ad evadere, ma viene catturato nuovamente dai francesi e questa volta incarcerato. Liberato si porta a Lilla dove viene arrestato dai tedeschi e deportato in Germania, a Magdeburgo. Nel 1942 riesce a evadere e a rientrare avventurosamente a Trieste, dove si stabilisce nel dopoguerra.