Bianco Pierino di Eugenio e Slavo Giuseppina nato a Nizza Monferrato il 4 febbraio 1893, repubblicano. Di professione agricoltore, poi fabbro e meccanico nell’ emigrazione. Emigrato a Genova, trova lavoro come manovratore idraulico per il Consorzio Autonomo del Porto, dopo il 1920 emigra ad Imperia con la moglie Angela Dagnino e la figlioletta. Nel 1926 lascia il ponente ligure ed emigra oltreoceano, ma poco tempo ritorna per riprendere a lavorare per il Consorzio genovese. Licenziato nel corso del 1931 per motivi politici, sul suo conto nascono all’epoca alcuni interrogativi mai risolti negli anni successivi: da certuni è considerato un abilissimo pilota di idrovolanti, cosa che non risulta, mentre viene invece probabilmente scambiato con il fratello (forse gemello), che di professione è effettivamente pilota. Parte volontario per al Spagna repubblicana direttamente dall’Italia, all’ inizio di febbraio del 1937. La partenza e la destinazione, forse intuite dalla polizia, gli valgono una iscrizione nella Rubrica di frontiera per l’arresto il 12 febbraio del 1937 (nel settembre dello stesso anno anche nel Bollettino dei ricercati, Supplemento sovversivi (Schedina n. 01591/1937). Fa parte per qualche mese del battaglione italiano Garibaldi (non il dettaglio della vicenda, ma Bianco potrebbe anche aver preso parte alla battaglia di Guadalajara). Da maggio fa parte dell’Intendenza della 12. Brigata Internazionale Garibaldi. Promosso sergente, viene ferito in combattimento in località e data non note. Potrebbe aver partecipato a quasi tutto il ciclo operativo della Brigata nel 1937 e 1938. Dopo il ritiro dai fronti dei volontari internazionali e la loro smobilitazione, esce dalla Spagna verso la fine del 1938. Dall’ 8 dicembre dello stesso anno riesce a trovare rifugio in Belgio, dove può rimanere grazie ai buoi uffici del Partito Socialista belga di Paul Henri Spaak ed all’intervento della Fondazione Giacomo Matteotti. Dopo l’inizio della 2. Guerra mondiale e l’occupazione nazista, viene ancora segnalato a Bruxelles nel biennio 1942-43. Rimpatriato nel corso del 1944 (presumibilmente via Germania e valico del Brennero), Bianco riesce a sopravvivere alla guerra ed all’occupazione nazista. Trasferitosi in Liguria nel dopoguerra muore a Diano Marina (Imperia) il 23 maggio del 1956.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata ad aprile 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, busta 628, Archivio del Comune di Nizza Monferrato,