Bertok Benedetto di Antonio e Vattovaz Antonia, nato il primo giugno 1907 a Capodistria (Slovenia). Meccanico, comunista. Giovanissimo aderisce al Partito Comunista italiano. Emigrato clandestinamente in Jugoslavia nel 1929 con la sorella Zora. Da lì passa in Austria a Vienna e poi in Germania il 17 settembre 1929. Alla fine del 1929 si trasferisce in Unione Sovietica per frequentare la scuola leninista per i quadri di partito. Viene pertanto iscritto in Italia in Rubrica di Frontiera. Nel 1937 si trova ancora a Mosca con la sorella. Si arruola nelle Brigate internazionali in Spagna il 5 ottobre del 1937, sotto il nome di Edoardo Salgado. Viene assegnato al 4. Gruppo di Artiglieria Internazionale, 34. Batteria, col grado di tenente. E’ tra l'altro sul fronte di Pozoblanco in Andalusia e Levante. Dopo il ritiro dei volontari internazionali, deciso dal governo repubblicano nel settembre 1938, dal fronte del Levante è avviato al campo di smobilitazione di Puebla Larga (Valencia). Da qui raggiunge per nave gli altri volontari italiani che si trovano nel campo di Torellò in Catalogna. Esce dalla Spagna nel febbraio 1939 ed internato a Saint Cyprien e Gurs. Liberato rientra in Urss. All’invasione dell’Unione Sovietica nel 1941 da parte delle truppe naziste, si arruola nell’Armata Rossa e partecipa alla difesa di Mosca. Nel 1943 è istruttore politico nel campo di prigionieri di guerra italiani di Pohtal. Nel dopoguerra si trasferisce a Capodistria dove muore nel 1996.