Bernicchia Paolo di Gabriele e Paolucci Maria, nato il 7 giugno 1900 a Corciano (Perugia). Carpentiere, comunista. Di famiglia operaia, emigra con questa in Francia nel 1905. Nel 1933 risiede a Golfe-Juan in Costa Azzurra dove è padre di sei figli ed esercita la professione di carpentiere. Nel marzo viene naturalizzato francese per ragioni di lavoro. Si fa notare come militante comunista e diffonde la stampa antifascista: L'Humanité; Le Cris du Travailleur. In seguito, il suo nome compare negli elenchi dei combattenti di Spagna da evacuare. Tornato in Francia al termine del conflitto è internato in diversi campi di raccolta francesi. Nel 1941, in seguito al provvedimento del Governo di Vichy contro la propaganda sovietica, viene privato della nazionalità perché comunista. Sottoposto a decreto di espulsione, è internato nel campo del Vernet in attesa della decisione delle autorità italiane nei suoi confronti. Viene ritenuto non meritevole di ottenere di nuovo la nazionalità italiana e così gli viene negato il rimpatrio. A settembre è iscritto in Rubrica di Frontiera per il provvedimento di respingimento. Risulta liberato dal campo del Vernet nell'aprile del 1942 e rientrato al suo domicilio di Golfe-Juan in Costa Azzurra. Successivamente si trasferisce in Savoia per lavorare alla costruzione di una diga. Muore per le fatiche a Albertville il 14 maggio 1943. Grazie agli sforzi del figlio gli viene riconosciuto il riconoscimento di “Morto per la Francia”.

Annotazioni: Le informazioni contenute nel profilo biografico derivano in parte da quanto riportato in: L\\\' antifascismo umbro e la guerra civile di Spagna / Luciana Brunelli, Gianfranco Canali. - Foligno : Editoriale Umbra, 1992. - 223 p. ; 21 cm. - (Testimonianze e materiali ; 7). - [ISBN] 88-85659-33-0, p. 25; 28; 32; 55; 139-140.