Tioli Giorgio nato il 24 gennaio 1907 a Roma. Impiegato, giornalista, antifascista. Espatriato in Svizzera nel 1935, con precedente attività antifascista in Italia, si porta poi in Gran Bretagna prima dello scoppio della guerra civile spagnola. Allo scoppio della guerra civile, nel 1936 è in Spagna nel Consiglio della Sanità di guerra e nel novembre dello stesso anno presta servizio in un ospedale rosso di Barcellona. Sebbene appaia in una fotografia sotto la bandiera della Centuria Tom Man, non esistono conferme che abbia fatto parte di questa formazione. George Orwell lo cita nel suo libro “Omaggio alla Catalogna” dicendo che si trattava “di un giornalista italiano, un nostro grande amico, arrivato con i pantaloni intrisi di sangue. Era uscito per vedere cosa stesse succedendo e mentre stava medicando un ferito, in mezzo alla strada, un burlone gli aveva lanciato una granata e lo aveva ferito, fortunatamente non gravemente. Ricordo che Tioli diceva che i ciottoli delle strade di Barcellona avrebbero dovuto essere numerati: questo avrebbe risparmiato un sacco di lavoro quando si sarebbe trattato di costruire e smontare le barricate.” Secondo una fonte sarebbe morto appunto negli scontri che dal 3 al 7 maggio contrappongono a Barcellona il governo catalano agli anarchici spalleggiati dal POUM (Partido Obrero de Unificaciòn Marxista), formazione comunista antistalinista. In ogni caso dopo gli scontri non vi saranno ulteriori notizie di Tioli. Alcune teorie lo considerano una spia probabilmente appartenente al PSUC (Partito Socialista Unificato della Catalogna). Nel 1938, è iscritto in Italia nella Rubrica di Frontiera e nel Bollettino delle Ricerche per l’arresto. Nel 1939 annotazione che ha appartenuto in qualità di ufficiale alle milizie rosse spagnole.