De Leo Carmelo di Palma Rosa, nato l’8 settembre 1920 a Bagnara di Romagna (Ravenna). Comunista. Nel 1976 lascia una lunga memoria conservata nell’Archivio AICVAS dell’Istituto Parri in cui sostiene fatti non risultati del tutto comprovati. Secondo la sua testimonianza, nato al di fuori del matrimonio del padre, si trasferisce alla nascita dalla zia a Roma. Nel 1918 la famiglia originaria si trasferisce a Pola, allora territorio italiano, mentre Carmelo è allevato per 12 anni nella capitale dalla zia Carmela De Leo. Affidato ad un seminario, vi rimane sino al gennaio 1935, quando prosegue gli studi presso una scuola privata. Nel 1936 in occasione del Natale di Roma, partecipa a manifestazioni contro il regime fascista. Nel timore di un arresto il 21 aprile 1936 è inviato in Svizzera a Basilea, dove entra in contatto con altri esuli aderenti al Partito Comunista d’Italia. Sorvegliato dalla polizia si sposta in Francia a Parigi, dove decide di partire volontario per la Spagna. Il 10 febbraio 1937 è condotto alla frontiera con un folto gruppo di volontari internazionali, in maggioranza jugoslavi e nella notte attraversa clandestinamente a piedi i Pirenei raggiungendo Figueras in Spagna il giorno successivo. Inizialmente arruolato in un battaglione di jugoslavi, passa poi nella Brigata Garibaldi, 2. Battaglione, comandato da Albino Marvin, 2. Compagnia. Ferito sul fronte di Teruel a seguito della decisione del governo repubblicano di ritirare i volontari internazionali è smobilitato nel settembre 1938 e avviato al campo di Torellò. Al crollo del fronte catalano, torna in Francia il 10 febbraio 1939 ed è avviato nei campi di concentramento francesi tra cui quello di Gurs. Da lì evade e torna a Parigi. Arrestato a Parigi nel 1939, è riconsegnato alla polizia italiana. Deferito alla Commissione Provinciale è condannato ad un anno di confino che sconta a Pantelleria. Liberato dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. A Roma la zia è deceduta e quindi si sposta in Romagna a Ravenna alla ricerca della madre naturale. Si mette contatto con i primi reparti partigiani collaborando all’attività dei GAP (Gruppi d’Azione Patriottica), ma viene arrestato dai tedeschi il 17 novembre 1943 e avviato ai campi di concentramento in Germania tra cui quelli di Flossenburg e di Kassel a partire dal 9 agosto 1944 Durante un trasferimento il 22 aprile 1945, riesce a fuggire ed a rientrare in Italia nei pressi di Brescia e poi a Ospitaletto dove si unisce ai partigiani. Dopo la Liberazione rientra a Roma da dove si porta a Pola per rivedere la sua famiglia, che lo respinge per cui si stabilisce a Lubiana (Slovenia). Nel 1951 rientra a Pola dove diviene presidente della locale sezione Combattenti di Spagna. Il 27 ottobre 1956 contrae matrimonio con Chirieleison Carmela.