Purisiol Rinaldo (detto “Aldo”) nato il 2 ottobre 1893 a Venezia. Motorista navale, aderente a Giustizia e Libertà. Giovanissimo comincia a militare nel Partito Repubblicano. Attivo antifascista si scontra numerose volte con gli squadristi, facendo valere la sua forte costituzione. Dopo la vittoria del fascismo nel 1922 è costretto ad espatriare clandestinamente in Francia a Marsiglia, dove aderisce al gruppo di ”Giustizia e Libertà”. Imbarcatosi su una nave francese, di lui vengono riferiti episodi di coraggio come la volta che sbarcato ad Atene, all’uscita da un locale viene sequestrato e caricato su una nave che avrebbe dovuto portarlo in Italia, ma ad un certo momento, mentre la nave si trova vicino alle coste tunisine, si getta in acqua e a nuoto riesce, dopo molte ore, a toccare terra ed a mettersi in salvo. Il 9 gennaio 1935 la polizia segnala la sua presenza a Marsiglia alla cerimonia di inaugurazione dell’”Università Proletaria” insieme ad una quarantina di antifascisti. Allo scoppio della guerra civile aderisce al comitato multipartitico di aiuto alla Spagna di Marsiglia, di cui fanno parte il massimalista Giuseppe Fusero, i comunisti Mazzino Chiesa e Ovidio Pessi, il repubblicano Carlo Alberto Bartolena, Umberto Ceccotti e Emilio Strafelini, il socialista Cesare Giorgi, gli antifascisti Emilio Croce e Italo Oxilia. Esso si proponeva di “organizzare gli aiuti di ogni genere ai partenti, nonché i loro viaggi in Spagna, sia via terra, sia via mare”, di inviare medicinali e armi al di sotto dei Pirenei, di formare i “quadri di una eventuale legione” antifascista italiana e di “venire in aiuto ai profughi in caso di vittoria delle forze ribelli”. Poi decide di partire nell’estate del 1936 ed un documento lo indica inizialmente arruolato ad Alicante nelle milizie del Partito Socialista. Secondo una fonte di polizia, risulterebbe poi imbarcato, su interessamento del sindacalista francese Pierre Ferri-Pisani, con Aldo Oxilia, comandante in seconda, sul piroscafo “Jalisco”, battente bandiera messicana, che trasporta da Marsiglia armi per la repubblica spagnola. Secondo Bruno Alberti per un certo periodo fa anche parte del Battaglione Garibaldi con il grado di capitano e viene ferito nella battaglia di Guadalajara. Rientrato in Francia in data ignota, subisce un tentativo di rapimento da parte dei fascisti francesi del gruppo “La cagoule” (gli assassini di Carlo e nello Rosselli), che non trovandolo gli distruggono la casa. Trasferitosi in Inghilterra entra nella marina mercantile ed allo scoppio della seconda guerra mondiale di arruola nei paracadutisti inglesi, combattendo contro i nazifascisti. Alla fine del conflitto acquisisce la cittadinanza inglese, rientrando nella marina mercantile. Muore dopo una lunga malattia a Londra il 16 marzo 1965.
Annotazioni: Si ringraziano Francesco Lionello ed Antonio Martino per le informazioni fornite su questo volontario.
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