Benussi Carlo di Stefano e Smolle Anna, nato il 25 ottobre 1883 a Zara (Croazia). Barbiere, anarchico. Si stabilisce a Trieste prima dl 1915 ed è attivo nei gruppi anarchici. Nel 1916 portatosi in Italia allo scoppio della guerra con tutta la famiglia, è internato in Sardegna per la sua attività politica. Rientrato a Trieste a guerra finita, continua da operare con le organizzazioni anarchiche. Licenziato dal lavoro di fattorino dell'azienda tranviaria e dottoposto a vigilanza dalla polizia, nel 1928 espatria clandestinamente portandosi in Francia. Espulso nel 1931 dalla Francia e poi dalla Spagna è in Marocco e Tunisia. Espulso anche dalla Tunisia nel 1935, vive a Parigi in semi-clandestinità, in contatto con numerosi esponenti dell'emigrazione anarchica italiana. Dopo lo scoppio della guerra civile è in Catalogna, membro del Comitato italiano anarchico di Barcellona, ed anche nella Sezione Italiana di Carlo Rosselli e Camillo Berneri, aggregata alla Colonna Ascaso della CNT. Uscito nel 1938 dalla Spagna dove è segnalato a Marsiglia. Nel 1939 viene arrestato ed internato ad Argelès dove aderisce al gruppo anarchico "Libertà o Morte" e poi a Gurs. Successivamente tradotto in Italia è arrestato al confine, deferito alla Commissione Provinciale e assegnato a cinque anni di confino che inizia a scontare a Ventotene. Liberato nell'agosto del 1943 rientra a Trieste dove secondo Umberto Tommasini avrebbe preso contatto con il repubblicano Marco Movaz, dirigente della Resistenza in città. Catturato dai tedeschi viene deportato il 23 giugno 1944 insieme all'anarchico triestino Arturo Bidoli, a Dachau, matricola 74502. Muore nel campo il 12 febbraio 1945.