Alchisio Ambrosio di Egidio e Vigezzi Vittoria, nato il 2 aprile 1904 a Erba (Como). Meccanico, socialista. Il 24 luglio 1914 si trasferisce a Como e poi il 12 luglio 1918 a Milano. Vi abita parecchi anni, senza fissa dimora, né occupazione stabile e senza fornire notizie al padre. Fermato il 25 giugno 1923, viene rilasciato il primo di luglio non avendo carichi pendenti. Nel settembre del 1929 viene arrestato per tentativo di espatrio clandestino e tradotto nelle carceri di Milano. Rilasciato si allontana e nel 1929 si porta in Francia, a Villerupt (Meurthe-et-Moselle) e successivamente in Belgio a Bruxelles in Rue Chinin de Fer 51. Lì risulta iscritto al Partito Socialista. Per il reato di espatrio clandestino è condannato dal Pretore di Milano a 5 mesi di reclusione. Inserito nel Bollettino delle Ricerche. Rientrato in Francia nel 1932, stabilendosi a Nanterre (Hauts-de-Seine) e lavorando come meccanico. Allo scoppio della guerra civile si porta in Spagna il 20 settembre 1936 ed il 28 settembre si arruola nel battaglione Thaelmann partecipando ai combattimenti della Città Universitaria e dalla Casa de Campo a Madrid, dove viene ferito ad un fianco. Passa poi il 1° maggio 1937 nella brigata Garibaldi ed infine nella Marina da guerra repubblicana alla base navale di Cartagena come tecnico dei lancia siluri. Uscito dalla Spagna al termine del conflitto, è internato a Gurs, dove fa richiesta di poter rientrare in Belgio. Evaso dal campo dopo il 1942 è arrestato e deportato in Germania a Buchenwald il 18 settembre 1943. Sarà liberato l’11 aprile 1945. Nel 1974 risulta ancora vivente e attivo nell’associazione degli ex volontari in Spagna della sezione sud-est.