Bellini Mario, nato il 25 dicembre 1894 a Mezzano Inferiore (Parma). Muratore, Anarchico. Dopo essere stato condannato una prima volta il 7 settembre 1914 per oltraggio, si trasferisce prima in Svizzera e poi in Germania e in Francia. Nel 1919 si stabilisce a Palanzano, nel parmense, dove viene eletto capolega e dove svolge un'intensa attività sindacale. Denunciato più volte per aver impedito ai crumiri di entrare in fabbrica, e colpito da un mandato di cattura dopo un conflitto a fuoco con i carabinieri, nel 1921 si rifugia in Francia, prima a Breil (vicino a Nizza) e poi a Tolone aderendo alla locale Bourse du travail. Legato all’anarchico “pericoloso” Gaetano Lorenzo Berti, interviene alle riunioni libertarie e partecipa alle manifestazioni di protesta contro la condanna a morte di Sacco e Vanzetti, che si svolgono anche sulla Costa Azzurra. Arrestato durante un rimpatrio, è deferito alla Commissione Provinciale che il 25 ottobre 1927 lo assegna al confino a Lipari per cinque anni. A fine pena, è rimandato a Palanzano, con foglio di via obbligatorio, e iscritto nella categoria degli oppositori da arrestare in determinate circostanze. Nel giugno del 1934 viene arrestato per aver affermato pubblicamente che il fascista Spaggiari era “stato ucciso per vendetta da persona che più volte era stata da lui bastonata e molestata” e che quindi non doveva “essere considerato un eroe” e per aver detto che “i benestanti pagavano i giovani prima della marcia su Roma e facevano bastonare da loro gli ex combattenti”. Rilasciato riesce ad ottenere il passaporto e torna in Francia nell’agosto del 1934 e si stabilisce a Fort Rouge (Tolone). Riallacciati i rapporti con il vecchio amico e compagno di lotta Gaetano Lorenzo Berti, Bellini frequenta i correligionari Francesco Barbieri e Romualdo Del Papa, entrambi rubricati attentatori. Dopo il golpe dei militari in Spagna, raggiunge Perpignan in taxi e quindi Barcellona in treno nel dicembre 1936, entrando a far parte prima della Colonna Durruti e poi della Colonna Ortiz. Dopo aver combattuto in Aragona ed essere stato dato per morto nell'ottobre 1936, nel 1937 viene inviato insieme ad altre unità militari alla frontiera francese con il compito di minare strade e ponti. Nel 1938 rientra a ToIone, dove riceve l'aiuto del Comitato franco-spagnolo, ln seguito viene però arrestato e rinchiuso nel forte di Sainte-Cathérine, dove muore il 29 novembre 1940, secondo alcune fonti per le sevizie subite.

Annotazioni: Scheda Biografica che integra dati tratti dal volume Vincenti per tutta la vita : antifascisti parmensi nella guerra di Spagna / Marco Severo. - Pisa : BFS, 2017. - 223 p. : ill. ; 21 cm.. - (Cultura storica ; 53). - [ISBN] 978-88-89413-82-1. - [BNI] 2017-11058, e dal Dizionario biografico online degli anarchici italiani https://www.bfscollezionidigitali.org/collezioni/6-dizionario-biografico-online-degli-anarchici-italiani