Dolinsek Ivan nato il 6 agosto 1914 nella località di Trpeane (Ilirska Bistrica). I suoi genitori vivono a Fiume spesso perseguitati dalle autorità d'occupazione italiane. Completa la scuola elementare e due sole classi del liceo scientifico di Susak, essendo costretto ad interrompere gli studi in quanto allontanato per le sue idee politiche. Apprende il mestiere di pasticciere a Fiume, ma, a causa del cattivo trattamento riservatogli dal proprietario dell'esercizio. abbandona tale occupazione e passò quindi a fare l’apprendista presso il barbiere Biondic di Susak. Verso gli anni trenta opera nelle associazioni sindacali, suona con il complesso musicale di Tersatto e si inserisce nella Società esperantistica, in quella della Società degli amici della natura e della Casa dei sindacati di Susak. E’ in questo periodo che entra a contato con i comunisti della città. Correndo il pericolo di essere arrestato dalla polizia nei cui elenchi figurava da tempo, si trasferisce nel marzo 1935 in Francia c si stabilisce presso una zia a Lens, dove si presenta al Partito comunista francese, operando tra i lavoratori sloveni e croati. Il 15 ottobre 1936. a capo di un consistente gruppo di minatori volontari, si reca in Spagna. Sotto il falso nome di Juan Ferraro, Combatte nella XIII brigata internazionale “Dombrovski”, inquadrato nel battaglione “Ciapaiev” (compagnia balcanica). Alla fine di dicembre 1936 è ferito negli sul fronte di Teruel e dopo la convalescenza, nel febbraio 1937 assegnato al Comando dei consiglieri sovietici in qualità di interprete. ln seguitò si occupò dell'organizzazione della protezione antiaerea. Prende parte a molti combattimenti. come, per esempio, alla difesa di Madrid e sui fronti di Almeria. Guadalajara e Brunete. Nel luglio 1937 è di nuovo ferito e gravemente. Guarito è assegnato al Comando della Divisione Contraerea sempre in qualità di interprete e di ufficiale di collegamento col grado di capitano. Con le sue batterie è presente sui fronti di Teruel, di Aragona e dell'Ebro. Dopo il ritiro delle Brigate internazionali dalla Spagna è internato nel campo di concentramento di Argelès-sur-Mer prima e poi in quello di Gurs. Poi incluso in una compagnia di lavoro per lavori dell’esercito confine francotedesco. Dopo l'aggressione della Germania alla Francia, nel 1940, organizza l'evasione dal di concentramento di St. Omer e riesce a passare in Belgio. Lì nell'ottobre 1940 viene arrestato dalle autorità d’occupazione germaniche quale lavoratore straniero e trasferito al lavoro forzato in Germania, nel campo di Felsenkeller. Presta la sua opera presso I 'azienda Junkers Work, ma, sospettato di eseguire sabotaggi (distruggeva i cavi dello scongelamento delle ali degli Junkers), corre il rischio di essere arrestato. Perciò nel 1941 fugge e raggiunge Vienna nella speranza di poter rimpatriare mediante i collegamenti col Partito comunista austriaco, Invece, nel corso di una retata è arrestato e costretto a prestare servizio nell'albergo "Bristol”. A Vienna aderisce alla resistenza e opera attivamente con i membri austriaci del Partito comunista e con altri antifascisti; a causa dello stato di salute non riesce a trasferirsi in Iugoslavia. Avvenuta la liberazione di Vienna da parte delle unità sovietiche è occupato per un breve periodo come interprete presso il Comando del generale Gamov; nel giugno del medesimo anno ritorna in patria portando con sé le referenze rilasciate dal Partito comunista dell'Austria e dal Comando sovietico. Giunto a Fiume, svolge vari compiti operativi de è attivo funzionario del sindacato di Fiume e di quello regionale, nonché delle organizzazioni politiche. E’ collocato a riposo per le sue precarie condizioni di salute nel 1961. Capitano di I classe della riserva, è stato insignito per la sua attività di un notevole numero di attestati di benemerenza e di onorificenze nazionali e straniere. Muore il 24 gennaio 1988, a Fiume.
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